Primarie, sarà scontro a tre |Raciti primo, exploit Monastra - Live Sicilia

Primarie, sarà scontro a tre |Raciti primo, exploit Monastra

Fausto Raciti

Mancano solo pochi circoli a Catania, ma il candidato sostenuto da renziani e cuperliani è già il vincitore della prima fase del congresso del Pd con oltre il 66 per cento delle preferenze. Alle primarie sarà scontro con Lupo e con la Monastra, che hanno incassato il 22,5 e 5,6 per cento delle preferenze. Sorpresa per la candidata civatiana, che molti davano fuori dai giochi al primo turno. Restano fuori dalla competizione, invece, Ferrante e Lauricella, che non arrivano al 5 per cento.

PALERMO – ORE 21.30 Restano pochi circoli nella provincia di Catania – alcuni si svolgeranno nel corso della mattina di domani – ma ormai il dato è praticamente ufficiale: Fausto Raciti, candidato ‘unico’ di renziani e cuperliani alla segreteria regionale del Partito democratico è il vincitore di questa prima fase della sfida per il posto di segretario. Con il 66,29 per cento delle preferenze il ventinovenne parlamentare nazionale democratico si piazza al primo posto e, insieme con gli altri due candidati che hanno superato la ‘prova’ del voto nei circoli dei tesserati (Giuseppe Lupo per Areadem e Antonella Monastra per l’area Civati), dovrà superare, adesso, le primarie aperte che si terranno il 16 febbraio. Sarà una sfida a tre. Lupo e la Monastra, infatti, hanno superato il ‘quorum’ del 5 per cento necessario per accedere alla ‘fase 2’ della competizione, rispettivamente con il 22,5 per cento e con il 5,64. Restano fuori, invece, i due outsider della corsa alla segreteria regionale: il renziano Antonio Ferrante (che ha ottenuto il 2,07%) e il cuperliano Giuseppe Lauricella (che ha preso il 3,45% dei voti).

ORE 11.15 Manca soltanto il risultato di Catania e Marsala, poi la sfida delle convenzioni sarà terminata e il dato del voto nei circoli ufficializzato. Al momento (hanno votato circa in 20.000), i candidati che passeranno alla fase successiva – quella delle primarie – sono tre: il candidato ‘unico’ Fausto Raciti, che si attesta sopra il 65 per cento (65,2%), l’attuale segretario regionale Giuseppe Lupo, che col voto nei circoli ha guadagnato il 23,29 per cento, e Antonella Monastra, candidata civatiana che ha superato il 5 per cento (e attualmente è vicina ad arrivare al 6). Fuori dalla competizione sarebbero Antonio Ferrante e Giuseppe Lauricella, che finora hanno ottenuto, rispettivamente, l’1,5 e il 4 per cento delle preferenze. Tra i dati provinciali spicca quello di Enna, dove Raciti incassa quasi il 92% dei voti.
“Il risultato che emerge dalle consultazioni dei Circoli del Pd siciliano è straordinario – si legge in una nota del comitato Raciti – : due iscritti su tre hanno votato per il nostro candidato. Viene premiata in maniera netta una candidatura unitaria, giovane e all’insegna del rinnovamento. Mancano ancora i risultati definitivi – prosegue la nota – ma possiamo già dire che la candidatura di Raciti si afferma al di là delle previsioni: un risultato ancora più importante se si considera l’alta affluenza alla consultazione, con circa 25 mila votanti. Questi numeri ci caricano di responsabilità ma anche – e soprattutto – di entusiasmo in vista dei prossimi appuntamenti”.

AGGIORNAMENTO DOMENICA 2 FEBBRAIO

ORE 16.00 “I risultati parziali che arrivano alle commissioni ci lasciano increduli e sottolineano la innaturale forma di espressione del consenso. L’affluenza passa dal 10% al 90% a seconda del circolo e quindi del riferimento politico. Crediamo sia indecoroso abbassare il livello di una competizione elettorale a mero scontro di forze e di potenza e dunque, come per il tesseramento gonfiato di Catania, l’area Civati denuncia la logica di voto chiedendo che i circoli si limitino ad essere il centro di confronto e non l’espressione forzata e diretta degli eletti”. E’ quanto scrive in una nota Piero David, coordinatore regionale Area Civati, a proposito delle elezioni dei circoli che devono scegliere i candidati, su una rosa di cinque nomi, alle primarie del 16 febbraio per l’elezione del segretario regionale. “Invitiamo i deputati regionali del Partito democratico – aggiunge – ad evitare che il congresso, già organizzato in maniera superficiale e frettolosa, si trasformi in una stagnante prova di forza priva di senso politico e paragonabile solo al genere teatrale della farsa. Già da subito facciamo richiesta alla commissione regionale per il congresso di una verifica a campione del voto che, in ogni caso, è un segno di trasparenza per tutto il Pd e per chi, come il nostro segretario Matteo Renzi, sostiene la necessità di pubblicazione e condivisione degli open data”.

ORE 15.30 Intanto e’ stato completato lo spoglio in tutti i circoli di Palermo. Come pronosticato, Fausto Raciti e’ in testa con il 68% delle preferenze (2.686 voti), lo segue il candidato di Areadem e attuale segretario regionale Giuseppe Lupo con il 23,4% delle preferenze (930 voti). Al terzo posto si piazza, almeno nel capoluogo, Antonella Monastra, che raccoglie il 5,4% con 217 voti. Agli ultimi due posti, invece, Giuseppe Lauricella con l’1,7% (68 voti) e Antonio Ferrante con l’1,5% (61 voti). E nel frattempo, su Twitter, Lauricella chiede l’annullamento del voto nei circoli.

Fausto Raciti si avvicina velocemente alla vittoria del congresso per l’elezione del nuovo segretario regionale del Partito democratico. Secondo i dati diffusi dal suo comitato, il ventinovenne candidato di renziani e cuperliani si appresta a conquistare oltre il 70 per cento delle preferenze dei tesserati del Pd – che da ieri votano nei circoli sparsi per tutte le nove province siciliane – , scavalcando l’attuale segretario regionale, Giuseppe Lupo, di circa 50 punti.

Attualmente lo spoglio copre circa l’80 per cento dei circoli siciliani, ma “la tendenza – dicono i coordinatori della mozione Raciti – è già stabile”. Risultati che vedrebbero Lupo piazzarsi al secondo posto con il 25 per cento circa e, soprattutto, che determinerebbero l’esclusione degli altri tre candidati – Antonella Monastra per i civatiani e i due outsiders Antonio Ferrante (area Renzi) e Giuseppe Lauricella (area Cuperlo) – che non raggiungerebbero, secondo le percentuali diffuse al momento, il 5 per cento delle preferenze necessarie per entrare nella ‘fase 2′ della corsa alla segreteria regionale: le primarie del 16 febbraio. Ma i dati sono ancora incerti, e man mano che si procede con lo spoglio la Monastra guadagna un po’ di terreno: potrebbe, quindi, superare di poco la soglia del 5 per cento.

Intanto, in nottata  si avranno i dati definitivi, e domani si svolgeranno le convenzioni provinciali. Una giornata in cui verranno scelti i rappresentati per la convenzione regionale dell’8 febbraio, che ratificherà il risultato ottenuto dai cinque candidati in tutte le province e decreterà (ufficialmente) chi avrà diritto alla sfida delle primarie.

Secondo i dati di stasera potrebbe essere una sfida a due: Raciti contro Lupo, il giovane deputato “d’apparato” – come l’hanno definito in molti – che rappresenta la sintesi di due anime del Pd da anni in scontro tra loro e il navigato segretario regionale che, stavolta, corre da solo e non risparmia le critiche a nessuno. Ma potrebbe farcela anche Antonella Monastra, candidata civatiana che si è definita “l’unica che rappresenta il vero cambiamento”. La consigliera comunale del Pd di Palermo si avvicina sempre di più a raggiungere il terzo posto. Insomma, se il dato venisse confermato, si annuncia già uno scontro infuocato.

 


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