"Rafforzare unità dell'ospedale" |Il Comitato scrive a Giammanco - Live Sicilia

“Rafforzare unità dell’ospedale” |Il Comitato scrive a Giammanco

La lettera è stata consegnata durante un incontro. Il direttore ha promesso una visita entro febbraio.

Santissimo Salvatore di Paternò
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CATANIA –  Depotenziato pezzo per pezzo. Reparto dopo reparto. L’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò è l’esempio concreto di una logica dei tagli che chiude e mette i lucchetti senza una razionale azione di ridimensionamento. Perchè non si è contrari a ridurre gli sprechi e razionalizzare i costi, ma per arrivare a questo scopo è necessario una politica seria e programmata. Il rischio (e purtroppo ormai sembra quasi realtà) è quella di usare la forbice annullando di fatto il diritto (costituzionale ricordiamolo) del diritto alla salute ad un’intera comunità.

Il Comitato “Per l’Ospedale di Paternò” affila le unghie e torna a battere i pugni. Una lotta che non si è mai fermata: dai primi presidi permanenti davanti al Santissimo Salvatore per scongiurare la chiusura del punto nascite fino alla protesta al Tribunale di Catania per chiedere alla magistratura a che punto era l’indagine scattata dopo l’esposto depositato, ormai, da oltre un anno e mezzo.

Il Comitato ha scritto al manager dell’Asp di Catania Giuseppe Giammanco: la lettera è stata consegnata durante un incontro. Il direttore ha promesso una visita entro Febbraio.

Ecco il testo della missiva.

“Da anni, ormai, assistiamo, ad un lento smantellamento dei reparti dell’ospedale “SS.Salvatore”, di Paternò, punto di riferimento fondamentale per gli oltre 150 mila abitanti del comprensorio che gravitano attorno alla cittadina paternese.

L’ospedale è un presidio indispensabile per garantire quel diritto alla salute, citato all’articolo 32, dalla Costituzione della Repubblica Italiana; un presidio che deve rimanere nelle sue parti essenziali, oltre a trovare un rafforzamento in alcune unità operative, con l’obiettivo di permettere agli operatori sanitari di lavorare in assoluta tranquillità, a garanzia della sicurezza del paziente.

E’ con questo spirito che, consapevoli della sua alta professionalità, le consegniamo questa breve nota, per tornare a chiedere interventi, ritenuti indispensabili per un servizio Efficace ed Efficiente, per il “SS.Salvatore”.

La nostra prima richiesta guarda al decreto di rimodulazione della rete ospedaliera siciliana, che per Paternò vede sparire alcune unità operative ma nel contempo ne garantisce di nuove. Ebbene, ad oggi, abbiamo visto solo la morte dell’unità operativa di ginecologia ed ostetricia, cui è seguita quella di pediatria, senza che le unità operative da avviare, con riferimento alla cardiologia, alla neurologia ed alla riabilitazione, sia state poste concretamente in essere.

Non vogliamo tornare sulla chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia, l’unico ad aver cessato la sua attività, l’unico a non aver ottenuto alcuna proroga, ci sarebbero molte cose da dire. Ma riteniamo lesiva della dignità del nostro territorio quest’atteggiamento di chiusura che ad oggi abbiamo riscontrato.

Insieme all’applicazione del decreto di rimodulazione della rete ospedaliera, avanziamo altre richieste. In testa la questione lavori, necessari per poter riaprire le due sezioni dell’ospedale rimaste chiuse, a causa dei lavori di adeguamento antisismico fatti partire anni fa ma mai concretamente posti in essere.

Il suo predecessore, la dottoressa Ida Grossi, prima di lasciare l’Asp aveva stanziato 600 mila euro. Ci domandiamo: che fine hanno fatto le somme? L’impegno preso è ancora valido o è stato gettato nel dimenticatoio?

Terzo punto, chiediamo la messa in atto di tutti i necessari interventi per permettere alle sale operatorie di mantenere i ritmi che hanno conservato fino ad oggi. Dunque, un potenziamento del personale di anestesia.

Infine, chiediamo la possibilità di attivare un servizio di guardia giurata notturna, per il pronto soccorso, visto che in più occasioni si sono verificati casi, anche gravi, di aggressioni al personale operante all’interno del reparto. Unità operativa, questa del Pronto Soccorso che, ci preme sottolinearlo, registra, con costanza, circa 30 mila accessi annui. I numeri evidenziano la necessità di un potenziamento e di una rifunzionalizzazione dell’attività di pronto intervento, sul fronte “diagnosi”, supportata da un servizio h24 dell’unità di Radiologia, che può contare su una risonanza magnetica e di una tac di ultima generazione”.

Grati per la sua sensibilità.

Il comitato “Per l’ospedale di Paternò”


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