PALERMO – Dopo le lettere anonime al sostituto procuratore Nino Di Matteo, pm nel processo sulla trattativa Stato-mafia, adesso il raid in casa del magistrato Roberto Tartaglia. Giovedì scorso infatti, mentre il pm mentre era impegnato in un’udienza del procedimento, ignoti si sono introdotti nella sua abitazione non portando via all’apparenza nulla. A seguito di tali preoccupanti fatti il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha deciso di rafforzare le misure di protezione.
Tartaglia tornando a casa ha trovato la serratura forzata. Come riferisce l’edizione online di Repubblica per il magistrato, già scortato da due carabinieri,è stato deciso d’intensificare i controlli, prevedendo anche l’installazione di alcune telecamere. Per Di Matteo, protagonista nei mesi scorsi di una lettera anonima, l’Ufficio centrale scorte ha invece scelto di elevare al massimo la sicurezza.
Che strano ed indecoroso paese e’ quello che deve proteggere la vita di chi fa solo il proprio dovere. Mentre ladri, ignoranti, corrotti e prostitute vivono liberi, fanno carriera e riempono giornalmente tv e quotidiani nel plauso generale. Provate a mangiare una pizza fuori con 4 uomini di scorta in piedi con giubbotto antiproiettile che vi sorvegliano. O semplicemente a dormire con la scorta nel pianerottolo. Questa Italia non fa notizia ed e’sempre più sola e denigrata.Fra distratti, disillusi e rassegnati avremo sempre più scorte per proteggere gli onesti.
Ma come è possibile che non fosse un sistema di videosorveglianza?Ma stiamo scherzando
Prima di creare allarme inutile sarebbe megliochiedere allacameriera…..