RAMACCA (CT) – Ci sono ossa di animali, possibili tracce di fluidi corporei e una piccola buca nella stanza degli orrori in cui è stata ritrovata, priva di vita, Vera Schiopu. Venticinque anni, moldava trapiantata in Italia, viveva in una baracca di lamiera: gli inquirenti della Procura di Caltagirone sospettano che si tratti di un omicidio, avvenuto prima della simulazione di una finta impiccaggione. Fermati il fidanzato Gheorghe Ciprian Apetrei, e il suo complice Costel Balan, di 31 anni.
La baracca e la donna impiccata
Una baracca di lamiere circondata dai rottami di auto smantellate. Vera Schiopu viveva lì con il suo compagno, lo stesso che ha dato l’allarme ai carabinieri, segnalando il rinvenimento del cadavere e che oggi è sotto interrogatorio, dopo il fermo dei militari.
I panni sono ancora stesi, tre cani boccheggiano storditi dal caldo, c’è anche un pollaio. Niente luce elettrica, una vita difficile con una cisterna d’acqua alimentata da un pozzo.
La rete forzata
La baracca di lamiere è separata dal casolare, da una recinzione. L’ultimo quadrante sulla destra sembra forzato, la recinzione è stata spostata forse per consentire il passaggio del corpo della 25enne, magari trascinato? È uno degli interrogativi degli inquirenti, che attendono il responso dell’autopsia e stanno verificando le dichiarazioni dei due sospettati.
Il movente e l’orrore del casolare
Nessun movente al momento, l’ipotesi privilegiata è quella di un delitto d’impeto, provocato magari da una lite. Davanti alla baracca, sotto il portico, ci sono un paio di birre e un pacchetto di sigarette. Dagli interrogatori dei sospettati starebbero emergendo incongruenze. Guarda il filmato