Rannicchiata in una scarpata |Anziana ricoverata al Cannizzaro - Live Sicilia

Rannicchiata in una scarpata |Anziana ricoverata al Cannizzaro

Lacrime di gioia e di paura per i familiari accorsi sul posto (ALL'INTERNO IL VIDEO DEI SOCCORSI). IL FOTO RACCONTO DEL RITROVAMENTO

la scomparsa di bronte
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BRONTE – Rannicchiata in un fosso ai piedi di una scarpata, il torso nudo, il corpo pieno di lividi e graffi, tremante, stremata, impaurita e in evidente stato confusionale. Attorno a lei solo piante di fichi d’india e pistacchio. È stata ritrovata così l’anziana donna cardiopatica e con problemi di memoria di cui ormai da quarantotto ore si erano perse le tracce. Ad avvistarla, sotto le antenne di Poggio San Marco, proprio dietro il cimitero, nella zona Monte Colla dove era stata vista l’ultima volta, un elicottero del Corpo Forestale dello Stato con a bordo due piloti, due tecnici e due forestali del Distaccamento di Bronte. La zona scoscesa ha reso più difficili le operazioni di avvicinamento per fare sbarcare a terra due dell’equipaggio. Priorità: appurare che la donna fosse ancora viva.

Respirava ed era cosciente, ma non si rendeva conto che erano arrivati i soccorsi. Due notti trascorse fuori senza che di lei si sapesse più nulla, senza cibo e senza acqua. Vane le perlustrazioni a terra che fino a stamattina si erano addirittura spinte vicino al fosso del ritrovamento senza che però questo potesse essere visto a causa delle discese impervie e della vegetazione. Solo l’intervento dell’elicottero dei forestali e il suo volo a bassa quota ha reso possibile e immediato trovare a occhio nudo le settantenne. E nei cieli, a perlustrare dall’alto, anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Randazzo. “La nostra esperienza ci insegna che la ricerca di persone disperse va fatta necessariamente a quote bassissime”, così il pilota Antonio Di Lizio, Ispettore Superiore del Corpo Forestale dello Stato, spiega un ritrovamento che sarebbe stato altrimenti impossibile continuando le ricerche solo via terra.

Lacrime di gioia e di paura per i familiari accorsi sul posto. La donna, a sentire i primi soccorritori, ha però riconosciuto subito sia la figlia che la nipote. Nella scarpata presenti anche i Carabinieri della Stazione di Bronte insieme con i colleghi della Compagnia di Randazzo, i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Randazzo, il Nucleo cinofilo di Enna e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Una task force coordinata nelle ricerche dalla Compagnia dei Carabinieri di Randazzo e dal suo Luogotenente Carlo Guarnaccia. A prestare le prime cure è stato il personale del 118 di Bronte, ma fino all’ultimo è stato necessario un lavoro di squadra per permettere alla barella di risalire la scarpata e arrivare all’ambulanza. Trasportata con l’elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania, la donna è ora sotto osservazione.

Dalle prime ipotesi sembrerebbe che la donna, in preda a uno stato confusionale, sia uscita di casa con l’intento di andare a trovare il marito al cimitero. Di nazionalità rumena, l’anziana credeva però di stare percorrendo una strada simile a quella che nel suo paese di origine conduceva alla tomba del defunto coniuge. Camminando è invece arrivata alla scarpata e cadendo ha trovato un giaciglio nel fosso.

 

 

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