Rap: perdita di oltre tre milioni nei primi sei mesi - Live Sicilia

Rap: perdita di oltre tre milioni nei primi sei mesi

Todaro: "Il risultato sarebbe potuto esser peggiore se avessimo portato i rifiuti fuori città“
PALERMO
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PALERMO – Come previsto dal regolamento sul controllo analogo nei termini previsti è stata elaborata la semestrale 2023 da trasmettere al Comune di Palermo. Gli uffici della RAP hanno potuto definire il documento contabile soltanto nei primi giorni di questa settimana a causa dell’emergenza incendi di Bellolampo, che ha catalizzato l’attenzione e l’impegno di tutti i settori dell’azienda.

“Ad ogni modo – fanno sapere dagli uffici della RAP – la relazione è già pronta e, seppur con un paio di giorni di motivato ritardo, verrà trasmessa alla competente funzione del Comune di Palermo e ai nostri organi di controllo interni per le consuete e previste asseverazioni”.

La semestrale evidenzia un miglioramento del risultato confrontando i due trimestri. Nel primo la perdita ammontava a poco meno di due milioni (per l’esattezza 1.958.371 euro), cifra che nel secondo trimestre si è ridotta, passando a 1.882.410 euro. La perdita complessiva dell’intero semestre si attesta dunque a 3.840.000 euro.

Gli uffici contabili: “Maggiori costi per l’abbancamento dei rifiuti”

Tra le cause di questi risultati – fanno sapere gli uffici contabili – si rilevano sicuramente i maggiori costi che la Rap sta sostenendo per gli abbancamenti dei rifiuti urbani nelle vasche 3ª bis e 4ª. Con il susseguirsi delle varie ordinanze sindacali, l’azienda ha dovuto infatti sobbarcarsi i costi di riapertura delle due vasche, ma anche i costi di manutenzione dei mezzi e di tutte le attrezzature utilizzate a Bellolampo“.

“In aggiunta, in considerazione delle diverse morfologie delle due vecchie vasche, si è dovuto noleggiare autocarri diversi, più grandi e più costosi, tipo ”Dumper” (diversamente da quelli utilizzati in 6ª vasca tipo “Adamoli”) e intensificare i viaggi, visto che la quantità di rifiuti trasportati dal Dumper è di gran lunga inferiore. E ancora, utilizzando la 3ª e la 4ª vasca, che sono state riaperte, inevitabilmente si è sviluppato maggiore flusso di percolato incrementando il costo del trasporto del liquido che, invece, si era ovviamente ridotto perché oramai le vecchie vasche erano chiuse non essendo più utilizzate da anni. Ai predetti costi si aggiunge l’ecotassa da pagare quale tributo statale di abbancamento”.

Todaro: “Il mio obiettivo principale è ridurre i costi”

Da quando sono arrivato – tiene a precisare il presidente della Rap Giuseppe Todaro – ho fissato come obiettivo prioritario quello della riduzione dei costi. Ma nonostante l’azienda abbia ottimizzato e contenuto molte voci di spesa con misure correttive, specie in occasione dell’ultima variante approvata ad aprile, scontiamo ancora un problema di maggiori costi inevitabili, poiché necessari e obbligatori. Tuttavia – sottolinea il presidente Todaro – va sempre ricordato che la perdita registrata è comunque notevolmente inferiore e molto lontana dai 60-70 milioni che la Rap e di conseguenza la Città di Palermo avrebbe dovuto sborsare se avessimo continuato a portare i rifiuti fuori Palermo, anziché conferirli a Bellolampo“.

“Siamo consci che il piano di riequilibrio del Comune passa pure da questo ennesimo sacrificio di Rap ma ci aspettiamo, dal socio unico, l’attivazione di tutte le azioni necessarie e concordate per riequilibrare entro fine anno il bilancio dell’Azienda. Il riequilibrio, in atto, è ancora possibile. Avere risparmiato alla Città di Palermo e ai cittadini ulteriori extracosti che potevano essere sostenuti se non si fossero utilizzate le due vecchie vasche – conclude Todaro – in aggiunta ai 40 milioni degli anni 2019, 2020 e 2021 e per i primi mesi del 2022, è un dato ineludibile, come ineludibile è la mancata consegna, a tutt’oggi, della 7 ª vasca da parte della Regione. Tutto questo, ovviamente, ha portato in dote una serie di costi non previsti, che non possono ricadere solo sulla Rap”.

Giaconia e Di Gangi: “Solo promesse”

“La semestrale 2023 della Rap desta molta  preoccupazione, ma non è una sorpresa – dicono dichiarano il consigliere e la consigliera del gruppo Progetto Palermo, Massimo Giaconia e Mariangela Di Gangi, rispettivamente vicepresidente della commissione Società Partecipate e componente della commissione Bilancio – Avevamo rappresentato al sindaco e agli assessori competenti tutte le nostre preoccupazioni sulla difficoltà che avrebbe avuto la Rap a garantire gli equilibri di bilancio, soprattutto per lo scostamento negativo di 2,5 milioni di euro tra il valore del corrispettivo 2023 da Pef e il primo budget elaborato dall’azienda, che si sommano ai maggiori costi  di gestione della discarica di Bellolampo, la manutenzione dei mezzi e delle ditte private che oramai sempre più spesso l’azienda chiama in suo ausilio a causa della carenza di personale e mezzi. A questo punto ci chiediamo che fine abbiano fatto tutte le rassicurazioni date dall’Amministrazione al consiglio comunale e alle organizzazioni sindacali, e soprattutto in che provvedimenti amministrativi si sono concretizzate le promesse a garanzia degli equilibri di bilancio dell’azienda. Purtroppo, temiamo un nulla di fatto. L’amministrazione Lagalla intervenga immediatamente e informi il consiglio comunale e le organizzazioni sindacali sulle azioni che intende articolare per garantire la continuità della Rap, non dimenticando che, senza le assunzioni dei 46 autisti 3 dei 304 operai, oltre che senza nuovi mezzi, i servizi di igiene ambientale difficilmente potranno essere garantiti servizi efficienti”.


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