PALERMO – “Come al solito non c’è stato alcun incontro con il sindacato e non comprendiamo per quale ragione: il sindaco ci aveva promesso di convocarci prima del consiglio comunale per verificare insieme le condizioni della delibera sulla nuova società che prenderà il posto di Amia. Si continua a rifiutare un confronto sulle grandi questioni della città che non possono essere esaminate solo nei momenti emergenziali o durante le vertenze occupazionali perché in gioco oltre alla messa in equilibrio dell’azienda, alla sua stabilità efficienza ed efficacia ci sono le grandi partite che riguardano il futuro della città, a partire dalla raccolta differenziata, allo smaltimento, alla pulizia”. Lo dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà che ritiene necessario che si apra un tavolo con le organizzazioni sindacali per capire come si immagina di gestire la nuova fase “stando attenti a non aumentare il vincolo della tassazione in una città che soffre di povertà”.
“Una questione complessa come lo statuto della nuova società dell’Amia va discussa ed esaminata insieme al di là degli aspetti emergenziali – puntualizza Calà – perché per riorganizzare la raccolta dei rifiuti occorre un vero piano industriale che rimetta l’azienda in equilibrio economico e finanziario da un lato e dall’altro offra alla città un servizio migliore di quello che c’è stato finora”.