Rap, decade Miliziano, Iv: "Comune in mano a dilettanti" - Live Sicilia

Rap, decade Miliziano, Iv: “Comune in mano a dilettanti”

L'amministratore unico ha un incarico in un'altra partecipata pubblica.

Maurizio Miliziano decade dal vertice della Rap. La notizia è commentata dalle opposizioni al Comune di Palermo. In particolare Italia viva che attacca la giunta Orlando e definisce l’azienda “in mano a dilettanti”.

“La decadenza dell’amministratore unico della Rap Maurizio Miliziano per inconferibilità dell’incarico dimostra ancora una volta che siamo in mano a dilettanti improvvisati: la Rap è una delle più grandi società di rifiuti del Sud Italia e merita una governance degna di questo nome. Il sindaco Orlando e la giunta, piuttosto che presenziare alla posa di vasi e panchine, si occupino della Rap e del servizio dei rifiuti”. Lo dice il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici, commentando la decadenza di Miliziano dalla carica di amministratore unico di Rap per inconferibilità.

Miliziano ricopre un altro incarico incompatibile in una società che fa capo a un ente locale. Da quanto si apprende da fonti del Comune, Miliziano sarebbe già legale rappresentante di una partecipata pubblica – sempre nel settore rifiuti – e quindi non potrebbe assumere la legale rappresentanza della Rap. Il caso è sollevato da una nota del capo di gabinetto del sindaco. Per essere rinominato alla guida di Rap, Miliziano dovrebbe quindi lasciare l’altro incarico.

“Se non fosse tragico, si rasenterebbe il ridicolo – continua Chinnici – Come è possibile che nessuno, in quasi un mese, si sia accorto che Miliziano non poteva essere nominato amministratore unico di Rap? E adesso cosa ne sarà di un’azienda che si ritrova di colpo senza un amministratore? Siamo preoccupati per la società, per i lavoratori e per il servizio, specie se l’unica soluzione prospettata dal sindaco è quella di aumentare la Rap di 9 milioni di euro scaricando sui palermitani, in piena pandemia, l’effetto dei propri fallimenti. Chiediamo inoltre che si faccia un controllo a tappeto su tutte le partecipate e in generale su tutti gli incarichi al Comune, per verificare eventuali ulteriori incompatibilità”.

“La vicenda dell’amministratore unico di Rap, Maurizio Miliziano, che non poteva neanche essere nominato perché già amministratore di un’altra partecipata, è emblematica di un’amministrazione comunale che va alla cieca. Il sindaco Orlando chiede di aumentare la Tari a fronte di un servizio non all’altezza e nel frattempo l’azienda si ritrova senza una guida con una nuova emergenza rifiuti alle porte. Ci sono tutti i presupposti per una nuova debacle, Orlando abbia un minimo di orgoglio e se ne vada”. Lo ha dichiarato il consigliere Francesco Scarpinato, capogruppo Fratelli d’Italia a Palazzo delle Aquile.

Igor Gelarda della Lega: “Ennesima brutta figura del sindaco Orlando e dei suoi sodali – dichiara il capogruppo della Lega Igor Gelarda. Piuttosto che invitare i migranti a sbarcare a Palermo o chiedere il vergognoso aumento della tassa sui rifiuti ai palermitani, approfondisca bene le norme italiane. Le norme oltre ad essere rispettate, come ha appena dichiarato, devono anche essere conosciute. Se non è più in grado neanche di nominare un amministratore unico di una sua partecipata, cosa aspetta a dimettersi? Lo faccia per il bene suo e della città”


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