Rap, incontro tra sindacati e Comune: "La situazione è seria" - Live Sicilia

Rap, incontro tra sindacati e Comune: “La situazione è seria”

L'incontro tra le sigle sindacali e le commissioni consiliari

PALERMO- “Non ci sono passi in avanti e forse non ce ne potevano essere. La situazione della Rap resta sempre drammatica”. Pietro Caleca, della segreteria generale di Uil Trasporti, ha appena terminato di parlare durante una delle audizioni presso le commissioni consiliari, per una riunione fissata sulla vicenda complicata della società che cura la pulizia in città. “I problemi che c’erano si sono aggravati – dice Cicala -. Mancano i mezzi, il personale è costretto a sopperire ai buchi in organico con lo straordinario e c’è una situazione finanziaria che non lascia tranquilli”.

“Soldi per le assunzioni”

“Si va in campo con il caldo di queste ore – continua il sindacalista – e i rischi per la salute sono molti. Dobbiamo ringraziare Dio che, finora, non è successo niente. Abbiamo chiesto soldi per i concorsi e per le assunzioni, i pagamenti per le aziende che operano a Bellolampo. C’è stato l’impegno di inserire il tema all’ordine del giorno del consiglio comunale”.

“Cambio di passo”

“Abbiamo ribadito che serve un cambio di passo, che Rap deve restare a gestione pubblica ma con visione imprenditoriale, serve sbloccare i concorsi, approvare il piano industriale, recuperare le somme (35 milioni) attese dall’azienda e che bisogna fare acquisti di mezzi ed attrezzature, invitando le commissioni a una verifica attenta delle condizioni in cui si trovano le sedi aziendali e mezzi per svolgere il servizio, vetusti e insufficienti”. Così si legge in una nota dei sindacati di Rap, Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel al termine dell’incontro di oggi con la I la III la IV e VI commissione consiliare del Comune di Palermo.

Gli incontri con le istituzioni

“I consiglieri si sono fatti carico dell’impegno di promuovere l’incontro con il sindaco, vicesindaco, assessore al ramo e tutta la burocrazia comunale – si legge ancora – che ha rapporti con l’azienda, ad iniziare dalla Ragioneria generale, per affrontare tutte le tematiche e trovarne le soluzioni definitive. Intanto abbiamo ribadito che già da domani per via della scadenza degli accordi sindacali, che finora hanno consentito di non fare precipitare la città in uno stato di cattive condizioni igieniche e sanitarie, i lavoratori garantiranno il servizio ordinario”.

Stato di agitazione

“Nei giorni scorsi i sindacati avevano proclamato lo stato di agitazione, ribadendo tutti i motivi che potrebbero portare alla convocazione delle assemblee dei lavoratori. Sindacati e commissioni hanno condiviso la necessità “di reintegrare tutti i servizi che oggi vengono affidati ai privati, a partire da Bellolampo”. Fra i motivi dello stato di agitazione ci sono : “la questione della discarica che rappresenta l’asset fondamentale per garantire il presente ed il futuro dei lavoratori Rap ma che va avanti con costi esorbitanti e nessun intervento del socio unico; il ‘braccino corto’ del Comune nel trasferire adeguate risorse economiche alla società; la mancata approvazione dei bilanci, del piano industriale e delle assunzioni, il ritardo nella ricapitalizzazione; le ovvie consequenziali difficoltà gestionali dei servizi da parte dell’azienda. Il tutto condito dalla immediata alternativa dell’utilizzo di ditte private nella raccolta, nella raccolta differenziata ed in discarica, lanciano la suggestione di un chiaro indirizzo politico gestionale che impatta con la nostra netta contrarietà”.

“Smarrito l’indirizzo politico”

Le conclusioni: “A scanso di equivoci, sia chiaro a tutti che abbiamo consapevolezza che gli uffici della Ragioneria generale e del controllo analogo del Comune rispondono alle condizioni di legge ma anche all’indirizzo politico dell’amministrazione. Alla legge siamo obbligati ad attenerci tutti, politica, burocrazia, azienda e lavoratori, ma avvertiamo che si è decisamente smarrito in questi ultimi mesi l’indirizzo politico di salvaguardia e rilancio dell’azienda, e le note della burocrazia lo hanno certificato. E quindi anche noi , abbiamo mantenuto gli impegni assunti sottoscrivendo accordi di secondo livello molto gravosi per i lavoratori in questi anni, aspettando l’arrivo di mezzi e personale. Tutto ciò continua a essere rinviato nel tempo e nel frattempo un’azienda che vanta 35 milioni è costretta a rateizzare i pagamenti dei contributi e a essere sotto il gioco dei privati del noleggio” .


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