PALERMO – Una domenica come tante altre, tra preghiera e la tappa al cimitero per fare visita ai propri cari. Il frate del Convento Frati minori Giovan Battista di via Baida 43 non avrebbe mai potuto immaginare che la mattinata si sarebbe conclusa sporgendo una denuncia per aggressione alla polizia, con tanto di ferite alla fronte.
La vittima, padre Angelo, è stata colta di sorpresa stamattina intorno alle 7, quando è stato bloccato da tre malviventi che con il volto coperto da felpe a collo alto e con una pistola, l’hanno minacciato di tornare dentro ed aprire le due cassaforti. Il frate si è rifiutato di fare quello che i tre rapinatori avevano intimato, ma i malviventi non si sono fermati davanti a nulla: l’hanno picchiato e colpito alla testa, lui avrebbe reagito con un morso alla mano di uno dei tre.
La banda è così passata alle maniere forti. La violenza è infatti arrivata al suo culmine quando il frate è stato trascinato con forza verso una sedia, all’interno del convento. Qui, la vittima sarebbe stata legata con alcune fascette simili a quelle che utilizzano gli elettricisti. Il frate, immobilizzato ha soltanto potuto assistere alla vana ricerca delle chiavi delle cassaforti e alla fuga dei malviventi, che mentre scappavano avrebbero perso un paio di guanti con i quali avevano intenzione di mettere a segno la rapina all’interno della struttura religiosa.
Qualche minuto dopo, la vittima sarebbe riuscita a liberarsi, lanciando l’allarme alla polizia. Padre Angelo avrebbe inoltre fornito una descrizione dei tre aggressori, che avrebbero avuto un accento straniero. Sul posto anche il 118 che ha prestato le prime cure al frate ancora sotto choc, e la Scientifica che ha effettuato tutti i rilievi per risalire ai responsabili. Le indagini per individuare la banda sono in corso.