PALERMO – Sorpresa nel sonno, minacciata con un cacciavite puntato alla gola e costretta a consegnare soldi e gioielli. Per una donna palermitana la notte del 25 marzo scorso si era trasformata in un incubo: tre uomini avevano fatto irruzione nel suo appartamento al quarto piano di un palazzo nella zona di via Libertà ed erano fuggiti con denaro e monili.
Oggi finisce in manette uno dei presunti autori del colpo, riconosciuto dalla stessa vittima in fotografia nel corso delle serrate indagini della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti. Si tratta di Nunzio D’Asta, 26enne pregiudicato che abita nella zona del Capo, i cui complici sono tuttora ricercati. Uno dei tre quella notte si era arrampicato sulla condotta esterna del gas fino all’abitazione dell’anziana, era entrato in casa ed aveva aperto la porta agli altri due malviventi, entrambi armati di cacciavite.
La donna era stata svegliata dalla banda e minacciata. Nonostante fosse sotto choc aveva però escogitato uno stratagemma, ovvero far credere ai rapinatori di avere fatto scattare l’allarme: si trattava in realtà dell’accensione di uno motorino domestico. A quel punto i malviventi, intimoriti, avevano lasciato parte del bottino in casa, su un lenzuolo e si erano dati alla fuga.
Gli investigatori della sezione Antirapina da allora, non si sono mai fermati e le loro ricerche hanno condotto all’individuazione del 26enne. La vittima ha riconosciuto il giovane come colui che, per diversi minuti, l’aveva immobilizzata puntandole il cacciavite contro. D’Asta è stato rinchiuso all’Ucciardone.