Rapina violenta a un sacerdote| e al suo badante: due arresti - Live Sicilia

Rapina violenta a un sacerdote| e al suo badante: due arresti

Nel mirino un monsignore ed il suo assistente, accoltellato durante la rapina. In manette due giovani, uno dei quali era stato licenziato poche settimane fa dopo avere lavorato proprio come badante per il prelato. (Nella foto la refurtiva).

Zona Via Ammiraglio Rizzo
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PALERMO – La città attendeva con ansia il risultato della partita del Palermo e loro ne hanno approfittato per entrare in azione, raggiungendo la struttura che ospita una comunità religiosa nella zona di via Ammiraglio Rizzo. E’ stato un pomeriggio da incubo quello di sabato per un sacerdote in pensione da tempo sofferente e il suo badante, presi di mira da due giovani che li hanno rapinati. I due sono stati prima immobilizzati ed imbavagliati, poi i malviventi hanno passato al setaccio ogni stanza, portando via anche un televisore. Una dinamica che i carabinieri hanno ricostruito grazie al racconto delle vittime, trovate sotto choc.

A lanciare l’allarme è stato il badante, un 22enne, che è riuscito a contattare il 112 quando è riuscito a liberarsi: era stato anche ferito con un coltello ed è stato necessario trasportarlo all’ospedale Ingrassia. Ai militari dell’Arma ha raccontato di avere risposto al citofono. Qualcuno lo informava dell’arrivo di un pacco. Ma nel giro di pochi secondi è successo l’imprevedibile: il 22enne si è infatti trovato davanti due uomini con il volto coperto che lo hanno afferrato per il collo.

Uno dei due aveva però un viso familiare, tanto da indurre il ragazzo a pronunciare il suo nome. Il malvivente che impugnava un coltello è infatti stato indicato come “Cristian” dalla vittima: nel mese di marzo scorso aveva lavorato presso quella comunità come badante ed era stato licenziato proprio a fine mese. A confermare l’identità di quel giovane sono stati i documenti custoditi presso la struttura, tramite i quali i carabinieri sono risaliti al suo indirizzo di residenza, dove è stato individuato. Il ragazzo, 21enne, è quindi stato perquisito.

Addosso gli è stato trovato un cellulare in cui c’era un sms che la diceva lunga: un certo “Peppe” lo avvisava di avere i carabinieri sotto casa. I militari si sono così recati nell’abitazione del mittente del messaggio ed hanno perquisito l’appartamento. Qui, dentro la cesta dei panni sporchi, c’erano dei vestiti sporchi di sanguev, ma anche 160 euro che facevano parte del maxi bottino, consistente complessivamente in 340 euro, due carnet di assegni, un televisore, cinque orologi e preziosi per un valore totale di seimila euro. La refurtiva è stata interamente recuperata, mentre per i due uomini, Giuseppe M. e Cristian R. entrambi ventunenni, è scattato l’arresto per rapina aggravata e lesioni in concorso.


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