Rapine violente, in città è allarme microcriminalità |Calci e pugni anche per pochi spiccioli - Live Sicilia

Rapine violente, in città è allarme microcriminalità |Calci e pugni anche per pochi spiccioli

Gli episodi di violenza che si sono verificati nelle ultime settimane parlano chiaro: a colpire sono malviventi sempre più giovani e disposti a tutto. Tra gli ultimi casi quello di un anziano aggredito e rapinato dopo avere prelevato da un bancomat vicino casa.

PALERMO – Le minacciano, le strattonano, le picchiano, schiaffeggiano e, se è il caso, le trascinano con la borsa ancora a tracolla, per metri. Quella nei confronti delle vittime è una violenza che non conosce limiti da parte dei rapinatori entrati in azione in città nelle ultime settimane. Un inizio dell’anno che si è snodato tra furti e rapine anche a mano armata, che ha fatto già dimenticare il numero dei colpi con cui si era chiuso il 2012: quello che dalla questura rilevavano era un calo del 17,5 per cento delle rapine. Gli scippi, invece, erano già aumentati del cinque per cento rispetto all’anno precedente, ma sembrano inevitabilmente destinati ad un’ulteriore escalation.

E con una componente sempre più frequente: la violenza, diventata la chiave per ottenere dalla vittima qualunque cosa sia in suo possesso, dall’ambito iPhone, a pochi spiccioli. Una dinamica che rende il pronto soccorso degli ospedali la seconda tappa d’obbligo di chi finisce nel mirino dei malviventi, che fino qualche giorno fa hanno spedito una donna al Policlinico: per strapparle la borsa l’hanno trascinata lungo il marciapiede di via Maqueda, provocandole ferite in faccia, alle braccia e alle gambe.

Due giovani rapinatori non ci hanno pensato due volte, inoltre, a sferrare calci e schiaffi ad uno studente di ventidue anni che stava tornando a casa: anche per lui sono state necessarie le cure al pronto soccorso, così come un’ambulanza ha dovuto soccorrere un anziano in via Kaggera, alla Zisa: i momenti di terrore vissuti durante la rapina gli hanno provocato uno svenimento e si è accasciato a terra, privo di sensi, sulle scale del palazzo in cui abita.

E così a Palermo è allarme microcriminalità, un fenomeno che non risparmia attività commerciali, abitazioni, uffici pubblici. I numeri di furti e rapine sono lievitati nelle ultime settimane, come dimostrano gli ultimi episodi registrati dalla polizia: un altro anziano è infatti finito nel mirino dei rapinatori in piena zona residenziale, mentre i ladri, di notte, hanno fatto irruzione all’interno degli uffici dell’Anagrafe di viale Lazio. Nel primo caso un palermitano di 78 anni è stato seguito da un malvivente dopo aver prelevato ad un bancomat di via Lo Jacono.

E’ stato bloccato e minacciato di consegnare tutti i soldi: cinquecento euro. Dopo il colpo è fuggito a piedi senza lasciare alcuna traccia. In viale Lazio, una banda di malviventi ha invece forzato la porta finestra per fare irruzione negli uffici, messi a setaccio. I ladri sono alla fine scappati coi soldi a monete contenuti nei distributori delle merendine. Pochi spiccioli, gli stessi che la scorsa settimana due giovani rapinatori hanno trovato nel borsellino di una donna bloccata in una traversa di corso Vittorio Emanuele:

“Mi hanno terrorizzata – racconta -. Stavo andando a prendere la macchina che avevo parcheggiato vicino all’istituto di Santa Chiara e si era già fatto buio. Non erano armati, ma quel tono di voce lo ricorderò per sempre: un tono minaccioso, cupo, intimidatorio. Ho preso il borsellino e l’ho messo sul tettuccio della macchina. Per fortuna, dopo averlo afferrato si sono allontanati subito. C’erano soltanto dieci euro, ho ormai capito che è meglio non portare soldi con sé, specie se si percorrono i vicoli del centro storico. Un centro storico che compiango – conclude – perché dovrebbe essere il cuore pulsante e la zona più frequentata e al contempo sicura della città”.


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