Riclassificazione dei regionali, ispettori del lavoro e personale Asu. Sono i temi che sono stati oggi al centro dei lavori della Commissione Lavoro dell’Ars, guidata dal presidente Luca Sammartino (Pd). “Lavoreremo per arrivare ad una proposta concreta per gli Asu – afferma Sammartino -. Abbiamo raccolto oggi il grido di allarme dei sindacati e, insieme ai colleghi, che hanno già presentato delle proposte normative, vorremmo proporre al Parlamento una proposta condivisa da tutti i gruppi parlamentari, che contenga una possibile soluzione per il superamento di tale bacino di precariato dei 5300 lavoratori che prestano servizio nei Comuni e negli enti regionali. L’impegno della Commissione su questo tema è massima. Ho chiesto personalmente a tutti i sindacati senso di responsabilità chiedendo un abbassamento dei toni”.
Le Segreterie regionali di Fp Cgil , Cisl Fp e UilTemp, hanno invitato ed esortato i componenti della commissione, a depositare già nel prossimo collegato alla finanziaria, le proposte riportate nella piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Ed in particolare i sindacalisti Agliozzo, Montera e Borrelli hanno ribadito: “La storicizzazione della spesa fino al 2038, per gli enti che hanno la facoltà di poter assumere. Rimozione del vincolo decennale dall’età pensionabile, per le richieste di fuoriuscita dal bacino. Superamento del sistema degli Asu presso cooperative ed associazioni e parrocchie; contrattualizzazione del personale Asu dichiarato in esubero presso Resais e/o altri enti Regionali o a controllo della Regione, utilizzazione diretta del personale con la formula già utilizzata per il personale utilizzato nei beni culturali ed avvio dei processi di stabilizzazione”. Inoltre proseguono, è stata richiesta “la quantificazione ove necessitano ulteriori risorse economiche, ricordando in fine che la proroga di utilizzo del personale scade il 31 dicembre 2019; Pertanto il personale si aspetta, dopo quasi 20 anni, delle risposte definitive riguardo il proprio futuro lavorativo”.
“La Regione – ha dichiarato Marianna Caronia – non può più rimandare un percorso di stabilizzazione dei precari Asu e su questo annoso tema ho registrato grande attenzione da parte dell’Assessore Scavone. Non è possibile che lavoratori che da anni sono impegnati in diverse attività a servizio degli enti locali e che nei fatti sono parte integrante della loro forza lavoro, restino ancora in un limbo di incertezza. È necessario avviare una interlocuzione con il Governo nazionale ed individuare le risorse regionali che permettano la stabilizzazione”.
“Restiamo quindi in attesa di verificare la scrittura della norma e intanto – concludono i sindacalisti – proseguiamo con il nostro impegno nella Commissione paritetica insediata all’Aran sulla riclassificazione del personale dopo al firma del rinnovo del contratto di lavoro dei regionali”.
Sugli ispettori del lavoro, la Cisl Fp Sicilia ha rappresentato tutte le carenze che sconta il settore: carenza di organico cronica, carenza di apposita formazione, carenze nelle dotazioni necessarie per espletare le attività, necessità di implementare l’indennità prevista con il nuovo Ccrl (affinché possa presto raggiungere gli importi che vengono concessi a livello statale da questa categoria), carenze di tutele legali. Il governo si è impegnato anche in questo caso a trovare soluzioni adeguate che diano risposte alle legittime aspettative della categoria.