Niente aumenti ai dipendenti regionali senza superare i quiz. Questa la posizione della Regione Siciliana che, dopo circa 15 anni, si appresta ad attuare la progressione economica orizzontale, per aumenti di circa 10/20 euro mensili per le fasce basse e 70/80 euro per le fasce alte. Aumenti che, a differenza di quanto accade nel resto d’Italia che prevede anche il 50% dei dipendenti, potranno riguardare solamente per il 35% dei dipendenti (1 su 3), sulla base di un accordo firmato da quasi tutte le organizzazioni sindacali. L’incontro di ieri con l’assessore si è chiuso con una fumata nera.
I sindacati sono in rivolta e hanno chiesto di trovare una soluzione diversa. La Regione aveva anche proposto di far fare un corso di formazione ai dipendenti con un test finale, ma questo non è stato possibile e alla fine è stato proposto questo quiz. Quiz che, lamentano i sindacati, sembra avere anche degli errori nella formulazione delle domande con, in alcuni casi, anche delle risposte inappropriate. Oltre questo, i sindacati lamentano il fatto che le domande riguardano temi nazionali.
Per venire a capo di questa situazione, nella giornata di ieri i sindacati hanno incontrato l’assessore Marco Zambuto e il Dirigente Generale della Funzione Pubblica e del Personale della Regione Siciliana. Sul piede di guerra il Siad-Csa-Cisal che, a differenza degli altri sindacati, non ha firmato il primo accordo.”Abbiamo chiesto all’assessore di rivedere le modalità scelte – dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto – eliminando i quiz, facendo scorrere la graduatoria così da coinvolgere tutto il personale e non solo il 35%, consentendo la partecipazione anche a chi nel frattempo è andato in pensione così da evitare eventuali impugnative. L’assessore ha però ricordato che gli accordi sono stati sottoscritti prima del suo insediamento, dando comunque disponibilità a ridurre i quiz a 720 per la categoria D, a 675 per la C e a 300 per A e B eliminando i test più complessi e riaprendo i termini”. “Non abbiamo firmato i precedenti accordi e non condividiamo nemmeno gli esiti di questa riunione – continuano Badagliacca e Lo Curto – Purtroppo non si possono annullare gli effetti di accordi già stipulati, sarebbe stato meglio che gli altri sindacati, prima di rompere l’unità, avessero ascoltato i dipendenti non accettando condizioni così penalizzanti”.
“Il sindacato – si legge in una nota del Sadirs – ha proposto dei suggerimenti all’Amministrazione per semplificare la procedura, ma non sono stati accettati; la stessa Amministrazione ha ribattuto proponendo una riduzione del numero di domande. Il Sadirs non condivide queste procedure adottate per la progressione economica orizzontale e, quindi, ritiene prioritario iniziare da subito il confronto sulle direttive da inviare all’Aran per il rinnovo contrattuale e per la riforma dell’ordinamento professionale su cui investire anche le risorse”.
Presenti all’incontro tutte le sigle dei regionali, tra le quali anche il Cobas-Codir. “La richiesta del sindacato è stata quella di procedere ad una selezione per soli titoli – si legge in una nota – Da parte del Cobas c’è stata anche la denuncia di diversi punti riguardanti questi quiz: il mancato svolgimento dell’attività formativa e la mancata distribuzione della pubblicazione contenente le materie e gli argomenti dei quiz come, invece, previsto espressamente dall’accordo del dicembre 2019; lo stato reale delle postazioni informatiche necessarie all’espletamento delle prove e dei relativi software per l’accertamento dell’identità dei candidati normodotati nonché degli ipovedenti. A questi due punti si aggiungono: il poco tempo previsto per l’espletamento delle prove a quiz e la mancata previsione di un sorteggio del quiz al momento dell’espletamento della prova per evitare che possa pensarsi che qualche “furbetto” possa già conoscere il testo delle prove pre-scelte. Il Cobas Codir, comunque, rappresenterà nuovamente all’Assessore Zambuto la necessità di modifiche della procedura, attesa anche la grave crisi sanitaria ed economica che tutta la società sta vivendo”.