Regionali: Lombardia e Lazio al voto, paura per l'astensionismo - Live Sicilia

Regionali: Lombardia e Lazio al voto, paura per l’astensionismo

Le due regioni al voto domani e dopodomani
POLITICA
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Spettro astensionismo sulle Regionali in Lombardia e Lazio dopo il crollo di circa 9 punti dell’affluenza registrato alle Politiche del 25 settembre.

Da domani alle 15 di lunedì urne aperte per oltre 12 milioni di aventi diritto. In gioco la guida delle due Regioni.

In Lombardia, Fontana punta al bis per il centrodestra, contro Majorino sostenuto dal centrosinistra, M5s compreso, e Moratti indicata dal Terzo Polo.

Nel Lazio, per il dopo-Zingaretti sono in corsa Rocca del centrodestra, D’Amato del centrosinistra, Terzo Polo compreso, e Bianchi per il M5s.

Ma il voto avrà conseguenze anche sugli equilibri nelle coalizioni e quindi sul governo Meloni, con Lega e Forza Italia che temono un’avanzata troppo forte di Fratelli d’Italia e la sfida tra il Pd alla vigilia delle primarie e i Cinque Stelle.


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Commenti

    E va bene, ci sarà da ridere. Non solo per le trombature elettorali di Bosco e Villari, che serviranno a De Luca per prendere un poco di voti in più e però rappresentano il prototipo di quella politica poltronistra e amministratori “scecchi volanti” che dice di volere combattere, visto che sono tra i protagonisti del dissesto del Comune di Catania, ma pure in caso di improbabilissima elezione. Infatti le due candidature last minute, sedicenti eccellenti, sono frutto della gara a chi frega per primo chi, essendo quello di De Luca solo un taxi per arrivare a Palermo nella mente dei due ex piddini, mentre in quella del loro nuovo leader i due neo soldati dell’esercito di liberazione sono due portavoti da spremere e basta. Infine non va dimenticata la condanna della Corte dei Conti, che secondo alcuni ha reso incandidabili gli ex assessori di Bianco, il che se fosse vero (e dicono che lo sia) darebbe a De Luca la vittoria sicura in quella gara tra i tre detta prima.

    Nulla di nuovo sotto il sole. Poveri noi.

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