Regionali, spoglio ancora fermo e le elezioni rimangono in sospeso - Live Sicilia

Regionali, spoglio ancora fermo e le elezioni rimangono in sospeso

Lo stop sta causando ritardi su tutta la procedura di proclamazione degli eletti e di insediamento del nuovo governatore e dell'Ars
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PALERMO – A oltre dieci giorni dal voto l’esito definitivo delle elezioni regionali rimane ancora appeso alla verifica delle 47 sezioni in cui lo scrutinio non è stato completato a causa di dati incompleti o errati trasmessi da alcuni Comuni.

Lo stop sta causando ritardi su tutta la procedura di proclamazione degli eletti e di insediamento del nuovo governatore e dell’Assemblea regionale siciliana. L’Ufficio elettorale della Regione, infatti non può ancora procedere alla comunicazione definitiva della ripartizione dei seggi in tutta la Sicilia.

In particolare, secondo l’ultimo comunicato del Dipartimento regionale delle Autonomie locali, mancano ancora all’appello 47 sezioni (sulle 5.298 complessive): due sezioni del Comune di Agrigento, due sezioni nel Comune di Villalba in provincia di Caltanissetta e 43 della provincia di Siracusa tra quelle del capoluogo e quelle del Comune di Lentini.

Superato invece il tappo nella circoscrizione di Trapani dove mancavano i dati di una sezione nel neonato comune di Misiliscemi.


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Commenti

    E va bene, ci sarà da ridere. Non solo per le trombature elettorali di Bosco e Villari, che serviranno a De Luca per prendere un poco di voti in più e però rappresentano il prototipo di quella politica poltronistra e amministratori “scecchi volanti” che dice di volere combattere, visto che sono tra i protagonisti del dissesto del Comune di Catania, ma pure in caso di improbabilissima elezione. Infatti le due candidature last minute, sedicenti eccellenti, sono frutto della gara a chi frega per primo chi, essendo quello di De Luca solo un taxi per arrivare a Palermo nella mente dei due ex piddini, mentre in quella del loro nuovo leader i due neo soldati dell’esercito di liberazione sono due portavoti da spremere e basta. Infine non va dimenticata la condanna della Corte dei Conti, che secondo alcuni ha reso incandidabili gli ex assessori di Bianco, il che se fosse vero (e dicono che lo sia) darebbe a De Luca la vittoria sicura in quella gara tra i tre detta prima.

    Nulla di nuovo sotto il sole. Poveri noi.

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