Regionali, nessun volto per Micari |L'Arcipelago naufraga a Catania - Live Sicilia

Regionali, nessun volto per Micari |L’Arcipelago naufraga a Catania

Naufragio che qualcuno pensa possa essere stato voluto.

verso le regionali
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CATANIA  – Al momento di nomi non ce ne sono. Alcuni circolano da settimane e sarebbero stati confermati anche a Palermo, ma di candidati catanesi nella lista a sostegno del presidente Micari, Arcipelago Sicilia, pare non vi sia ancora l’ombra. Nessuno di quelli che sembravano pronti ad indossare la maglia del civismo targato Leoluca Orlando, pare voglia ancora scendere in campo nella lista del candidato presidente. Nonostante manchino appena due giorni all’ufficializzazione delle liste per la conquista dell’Ars.

A pesare sulle non scelte, sarebbe innanzitutto, il rischio che la lista del movimento che ha incoronato Orlando sindaco di Palermo – scontentando e non poco il Pd locale – non superi la soglia del 5%. Se infatti pare sia fortissima nel palermitano, la formazione civica orlandiana non sembra avere la stessa eco nelle altre otto province, Catania in primis. Tanto che, l’ipotesi caldeggiata inizialmente e scartata in occasione della riunione palermitana di sabato scorso, di fondere Arcipelago Sicilia con il Megafono del presidente Crocetta, per avere più chances di superare lo sbarramento, sia tornata in auge. Anzi, la paura sarebbe tanta che il candidato presidente potrebbe – cosa molto probabile – fare una lista unica, sua, dove far confluire “civici” e “crocettiani”.

Altro aspetto che potrebbe aumentare la diaspora: una lista, per quanto abbia più possibilità di superare il 5%, darebbe meno spazio ai candidati in termini di seggi. Perché il discorso sembra ruotare tutto intorno alle poltrone e alla possibilità di potersi sedere su una di queste. Che, per i catanesi orlandiani potrebbero essere lontanissime. Di qui la fuga dei papabili arcipelaghisti.

Fatto sta che, dei tre nomi dati quasi per centri nel quartier generale del movimento di Micari, Gianfranco Vullo, Alessandro Porto e Lanfranco Zappalà, sembra che solo il primo sia ancora “attendista”. Esponente del partito democratico all’Ars, Vullo non sembra affatto intenzionato ad assecondare il diktat del partito e “offrire” i suoi voti alla lista del Pd. D’altro canto, però, il candidato resta senza simbolo, quasi in attesa di ricevere la proposta giusta. Che potrebbe non essere più quella di appoggiare Micari dall’interno della lista.

Porto, con la nota inviata ieri ai giornali, lascia poco spazio ai ragionamenti: esclude la candidature nel Pd, “partito di cui non sono mai stato esponente”, afferma, e bacchetta la coalizione per aver usato Micari come “una foglia di fico”. Insomma, il capogruppo di Bianco in consiglio comunale sembra già pronto all’addio ma, a differenza di Vullo, potrebbe addirittura oltrepassare gli steccati e cambiare coalizione.

Fuga confermata, invece, quella di Lanfranco Zappalà, che molti davano per candidato in Arcipelago Sicilia, soprattutto dopo il nulla osta che pare abbia ricevuto da Giovanni Burtone, suo riferimento nel Partito democratico. Il longevo esponete del senato cittadino ha infatti rinunciato alla candidatura. Non solo con Micari, ma a correre per l’Ars tout court. Insomma, non sembra disposto a correre nemmeno nel Pd. “Credo di avere un grande senso di responsabilità – afferma il consigliere comunale – nei confronti del mio partito. In questo momento – continua – credo che il Partito democratico debba avere il sostegno non solo mio ma di tutti quelli che hanno ruoli”. Non nascondere difficoltà, Zappalà, ma evidenzia come in questo momento sia necessario stringersi attorno al progetto Democratico. “Sarei anche disposto a candidarmi con la lista del Pd – sottolinea – ma solo se lo facessero anche tutti coloro che hanno ruoli ufficiali all’interno del partito, se lo facessero i sindaci e gli amministratori. Se non siamo noi i primi a dare il sostegno il partito – conclude – chi dovrebbe farlo?”.

Ma neanche lui, però, correrà nella lista dei democratici. Come dire, sostegno sì, ma senza perderci la faccia. Insomma rischia di naufragare il civismo in salsa Micari. Aspetto che potrebbe andare a ingrossare le file di nell’altro civismo che si trova all’interno della coalizione centro-destra di Nello Musumeci con la sua lista Diventerà bellissima.

Naufragio che qualcuno pensa possa essere stato voluto. “Ho il sospetto – afferma l’ex consigliere provinciale e da sempre supporter del sindaco di Palermo, Gino Porrovecchio – che qualcuno abbia giocato un brutto scherzo a Orlando, dal momento che appena 20 giorni fa la lista era pronta”.

 


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