Dopo la “marcia indietro” sugli incarichi ai dirigenti generali esterni nominati da Lombardo a dicembre e “ricusati” dalla sua giunta pochi giorni fa, ecco la prima “pezza” messa sulla querelle dei manager. La giunta presieduta da Raffaele Lombardo, infatti, ha deciso l’assegnazione degli incarichi ad interim nei dipartimenti che erano rimasti senza guida la scorsa settimana. Sono Maurizio Guizzardi, dirigente generale del dipartimento Pianificazione Strategica in Sanità che guiderà anche il dipartimento per le Attività sanitarie e l’Osservatorio epidemiologico; Pietro Tolomeo, alla testa del Corpo forestale regionale, guiderà anche il dipartimento dell’Energia; Pietro Lo Monaco, attuale dirigente generale della Protezione civile assumerà l’interim anche del dipartimento Acque e Rifiuti. E ancora Rino Giglione dirigente generale dell’Azienda Foreste demaniali reggerà il dipartimento Attività produttive; Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali avrà la responsabilità anche del dipartimento dell’Istruzione e della Formazione professionale; Alessandra Russo, dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro, guiderà anche l’Agenzia per l’Impiego.
Si tratta ovviamente, com’è nella natura stessa dell’incarico, di una condizione provvisoria. Utile a colmare la lacuna dei posti di vertice dei dipartimenti. Un incarico che dovrebbe durare un periodo brevissimo, infatti. Appena 10 giorni. Due settimane al massimo. Giusto il tempo di “preparare il campo” alla riforma della struttura della Regione. Che avrebbe dovuto ricevere il “varo” il primo luglio. Un avvio che probabilmente slitterà di qualche giorno. Quando arriveranno i nuovi direttori. Esterni o interni? La Regione si troverà di fronte al nuovo bivio. Mentre incombono i ricorsi dei manager “tagliati”. Che potrebbero anche sollevare il problema dei danni alla loro immagine. Così, il pasticcio dei “direttori” potrebbe trascinarsi ancora a lungo.