Regione, ok al Regolamento edilizio| Il sindaco Bianco: “Fatto storico” - Live Sicilia

Regione, ok al Regolamento edilizio| Il sindaco Bianco: “Fatto storico”

L'atto era stato adottato nello scorso mese di aprile dal Consiglio comunale su proposta della Giunta Bianco ed entrerà in vigore quindici giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Architetti, Ingegneri e Ance Catania: "Il confronto ha dato i suoi frutti"

Urbanistica
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CATANIA – Il Dipartimento Regionale Urbanistica ha dato via libera al nuovo Regolamento edilizio che va a sostituire quello in vigore dal 1935. Il nuovo strumento urbanistico regolamentare era stato adottato nello scorso mese di aprile dal Consiglio comunale su proposta della Giunta Bianco edentrerà in vigore quindici giorni dopola pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

“Si tratta – ha detto il sindaco Enzo Bianco – di un fatto storico. Grazie a questo Regolamento Catania diventa la prima città in Sicilia e tra le prime in Italia in cui le nuove costruzioni e gli edifici inristrutturazione dovranno obbligatoriamente dotarsi del fascicolo di manutenzione dell’immobile. Inoltre tutte le nuove concessioni edilizie dovranno essere rilasciate per realizzare edifici di classe energetica A, vale a dire ad alto valore di rispetto ambientale. Abbiamo previsto anche sgravi sugli oneri di costruzione con ampie garanzie per gli interventi di messa in sicurezza sismica. Insomma, grazie a questo strumento possiamo finalmente puntare a una crescita qualitativa e non più quantitativa del numero di immobili, con massima attenzione all’attenuazione del rischio sismico, al risparmio energetico e al recupero del patrimonio esistente”

Il Sindaco ha inoltre sottolineato come “questo strumento dipianificazione e regolamentazione dello sviluppo del territorio apra la strada a una serie di altriprovvedimenti urbanistici, a partire dalla Variante generale sul Centro città su cui siamo già pronti e dal Piano regolatore metropolitano, sul quale presto cominceremo a discutere con i sindaci degli altri Comuni”.

“La Regione – ha concluso Bianco – ha preso atto dello straordinario lavoro svolto dai nostri Uffici e soprattutto condiviso dall’intera città grazie da una parte al metodo della concertazione che ci ha portato a coinvolgere nella messa a punto di questo strumento intelligenze e professionalità di notevole livello, e dall’altra grazie al web che ci ha consentito la massima trasparenza e velocità nel diffondere i documenti. Devo ringraziare in particolare il Consiglio comunale, che nei mesi scorsi ha lavorato con dedizione per varare uno strumento di altissimo profilo che pone Catania all’avanguardia nazionale”.

Tra i punti cardine del nuovo Regolamento la valorizzazione il decoro urbano e un Piano del colore della che renda attrattivo il territorio cittadino, riqualificandolo e valorizzandone gli aspetti peculiari. Massima attenzione è stata data anche alle aree a verde e all’incremento della permeabilità del suolo e alla semplificazione amministrativa di alcuniprocedimenti di autorizzazione edilizia.

Particolarmente soddisfatto per l’approvazione del nuovo regolamento edilizio l’assessore all’Urbanistica e al Decoro urbano Salvo Di Salvo, che ha seguito l’iter con i vertici della burocrazia regionale. “La Regione – ha spiegato Di Salvo – ha riconosciuto il valore innovativo della nostra proposta e del suo punto di forza, ossia l’idea di rispetto ambientale e di sviluppo ordinato di Catania che il sindaco Bianco promuove in ogni sede. Ringrazio gli uffici comunali per il lavoro svolto in questi mesi e gli Ordini professionali, associazioni ambientaliste, costruttori, commercianti, industriali, ma anche l’Università, la Procura della Repubblica e i cittadini che hanno contribuito, ciascuno per la propria parte, a dare valore condiviso a questo strumento di sviluppo della nostra città”.

LE REAZIONI. “Concordiamo con il sindaco Enzo Bianco nel definire “fatto storico” l’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio di Catania da parte del Dipartimento Urbanistica della Regione Siciliana, non solo perché la città ha finalmente rinnovato uno strumento fondamentale dopo 80 anni, ma anche perché sono stati proprio gli Ordini provinciali di Architetti e Ingegneri, insieme all’Ance Catania a chiedere con forza un nuovo Regolamento all’Amministrazione. Quest’ultima, dal proprio canto, ha recepito l’input e il contributo competente offerto con spirito di servizio dai professionisti del territorio”. I presidenti delle tre categorie professionali – rispettivamente Giuseppe Scannella, Santi Maria Cascone, Nicola Colombrita– desiderano esprimere e condividere la soddisfazione per l’esito positivo dell’iter burocratico che ha portato all’adozione del nuovo Regolamento edilizio.

Un processo a cui i professionisti hanno dato concretamente e inconfutabilmente un’accelerazione, nel 2011, con la proposta al Comune di un “regolamento tipo”, di chiara lettura, semplice e univoco, a supporto degli interventi di trasformazione del territorio. «Grazie all’instancabile impegno profuso per anni dalla nostra Commissione paritetica, composta da Angelo Buccheri (Architetti), Giuseppe Platania (Ingegneri) e Bruno Maccarrone (Ance), e con il supporto di alcuni studi legali – hanno continuato i presidenti – abbiamo redatto una bozza che ha svecchiato totalmente le regole vigenti e ha reso il nuovo testo “universale”, ovvero adattabile a qualsiasi Piano regolatore generale. Un Regolamento dinamico e dall’alto valore tecnico, che migliora l’applicabilità delle regole e suggerisce linee guida utili nel tempo e naturalmente nello spazio. La qualità della nostra proposta e il suo profondo spirito collaborativo sono stati compresi dalla Giunta comunale – in primis l’assessore Salvo Di Salvo – che, mesi addietro, ha colto nella quasi totalità il nostro lavoro». “Continueremo a lavorare sinergicamente con gli Enti e gli uffici preposti – concludono – per proseguire il dialogo e il confronto costruttivo. Chiediamo infatti di andare avanti e di procedere con la messa a punto di un Piano Regolatore rigenerato, che si occupi della città esistente senza ulteriori consumi di suolo”.

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