PALERMO – Il disavanzo nel bilancio della Regione Siciliana è ormai solo un ricordo e i conti di Palazzo d’Orleans sono ora in attivo di 2,15 miliardi. L’annuncio è arrivato dal governatore Renato Schifani nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans di Palermo. Schifani ha comunicato gli esiti dell’opera di riaccertamento dei conti portata a termine dalla Ragioneria generale della Regione. La Giunta ha approvato oggi il Rendiconto 2024 e i numeri sono cristallizzati: l’epoca della Regione che arranca è alle spalle.
I numeri del Rendiconto 2024
L’ultima rata per il ripiano del disavanzo sarà di 900 milioni di euro. Un assegno virtuale che sarà staccato con il prossimo appostamento di bilancio. Il risultato di gestione per il 2024, infatti, è di oltre tre miliardi di euro: i rimanenti due miliardi e 150 milioni saranno utilizzati per investimenti e sociale. Un percorso lungo, iniziato quando il disavanzo ammontava a 7,3 miliardi di euro (correva l’anno 2018), che negli ultimi tre anni ha subito una netta accelerazione verso il fatidico segno più.
Tra le principali voci che hanno contribuito all’avanzo di amministrazione il rafforzamento del trend di aumento delle entrate. Grazie alla crescita dell’economia siciliana la Regione ha incassato nel 2024 circa 2,6 miliardi, oltre le stime. In particolare, è stato registrato un maggiore gettito di 1,125 miliardi di Irpef, 466 milioni di Ires (imposta sul reddito delle società), 387 di Iva, 116 di bollo auto e 73 di imposta di registro.
Schifani: “Risultato che premia tutti”
“Quella di oggi è una bella giornata per i siciliani – ha affermato Schifani -. Attraverso la nostra azione potranno usufruire di maggiori investimenti. C’è una orme soddisfazione per un risultato che premia gli sforzi di tutti: di una maggioranza coesa, di una squadra di governo che lavora bene e in sintonia con l’Esecutivo nazionale. Un risultato storico”.
L’avanzo di amministrazione non sarà immediatamente spendibile (bisognerà attendere il giudizio di parifica che potrebbe arrivare a inizio 2026), ma Schifani ha promesso: “Continueremo con una politica espansiva, che guarda tanto al sociale quanto alle imprese e alle loro necessità”. Sarà immediato, invece, il risparmio di 150 milioni di euro all’anno, la cifra che la Regione era obbligata ad appostare ad ogni bilancio di previsione per il rientro dal disavanzo. “Quei soldi andranno agli investimenti”, ha ribadito il governatore.
Schifani: “Ora Finanziaria espansiva”
Con il disavanzo passato ormai agli archivi, Schifani ha guardato al futuro: “Avevamo già in mente di mettere in campo una Finanziaria espansiva, con questi numeri possiamo dire che lo sarà ancora di più”. In termini economici l’ultima legge di stabilità ha avuto un valore di circa un miliardo, cifra che adesso sarà superata”.

Presenti all’incontro anche l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e il suo predecessore Marco Falcone, oggi eurodeputato, oltre al Ragioniere generale Ignazio Tozzo e al dirigente generale del dipartimento Finanze Silvio Cuffaro.
Dagnino: “Passaggio storico”
Soddisfatto il titolare dell’Economia: “Siamo ad un passaggio storico: dal deficit al surplus – ha rimarcato -. Abbiamo portato a segno uno straordinario obiettivo di risanamento grazie al dividendo fiscale e a politiche economiche e di bilancio ispirate ai principi di rigore e sviluppo. Con l’approvazione del rendiconto 2024 si apre una nuova stagione per i conti della regione, che consentiranno di spingere ulteriormente sullo sviluppo, incrementando la spesa produttiva per investimenti”.
Tozzo: “Abbiamo fatto pulizia nel bilancio”
Spiegazione tecnica da parte di Tozzo: “Abbiamo fatto pulizia nel bilancio della Regione disinnescando tante bombe potenziali, come per esempio i contenziosi. Il bilancio di oggi è veritiero senza alcun artificio contabile utilizzato in passato solo per far quadrare i conti”.
Faraone: “Artificio contabile”
Non la pensa così, però, Italia viva con Davide Faraone: “La verità è un’altra – ha evidenziato il parlamentare renziano -. La Sicilia si trascina da anni un disavanzo strutturale enorme, con picchi da sette miliardi, nato da spesa sanitaria fuori controllo, rigidità di personale, entrate statali ridotte e incapacità di riscossione”. E ancora: “Non siamo davanti a un miracolo finanziario, ma a un artificio contabile e a trasferimenti straordinari da Roma e Bruxelles”.
Dagnino a Faraone: “Fai propaganda”
A Faraone ha replicato poi Dagnino: “Ama fare il cantore di sventura e raccontare una Regione che, suo malgrado, non esiste più: quella delle crisi finanziarie e dei buchi di bilancio. Le sue dichiarazioni, un cocktail di inesattezze per fini politici, dimostrano una totale disinformazione su elementari nozioni di contabilità pubblica”.
E ancora: “Con l’approvazione del Rendiconto 2024 e l’accertamento dell’avanzo da 2,15 miliardi abbiamo eliminato il disavanzo non solo nella forma, ma anche nella sostanza. La cassa della Regione vale quasi 11 miliardi e l’amministrazione negli ultimi due anni ha incassato maggiori entrate tributarie effettive di oltre 4 miliardi di euro, grazie alla crescita del Pil sostenuta dalle politiche del governo Schifani. Sono fatti incontrastabili. Nessuna propaganda, illusione o, addirittura, ‘artifici contabili’. L’unico che non perde occasione per fare propaganda è proprio Faraone”.
Lega e FdI: “Grande risultato”
Nel centrodestra, invece, Lega e Fratelli d’Italia esaltano il risultato del governo regionale. “Il lavoro di questo governo regionale dà un risultato straordinario e condividiamo gli auspici del presidente della Regione Renato Schifani su una finanziaria per il 2026 espansiva”, afferma il capogruppo della Lega all?Ars Salvo Geraci. Per il commissario dei meloniani in Sicilia, Luca Sbardella, l’azzeramento del disavanzo della Regione e l’avanzo di amministrazione superiore a 2 miliardi sono “lo storico coronamento di un percorso virtuoso di risanamento dei conti e di politiche economiche efficaci”. Il merito, secondo Sbardella, va “all’ottimo lavoro svolto dal governo Schifani in continuità con quello precedente presieduto da Nello Musumeci e in perfetta sinergia con l’Esecutivo Meloni”.
FI: “Risultato storico del governo Schifani”
In casa Forza Italia parla il coordinatore regionale Marcello Caruso: “Quello realizzato dal governo regionale guidato dal presidente Renato Schifani è un risultato storico, sia sotto il profilo politico che tecnico – dice -. Grazie all’oculatezza delle scelte compiute in questi anni, è stato possibile raggiungere un obiettivo che solo pochi anni fa sembrava un’utopia: azzerare un debito mostruoso di svariati miliardi di euro, che aveva portato la Regione Siciliana sull’orlo della bancarotta”.
“Il vero successo non è solo aver chiuso i conti in attivo, ma averlo fatto senza intaccare la capacità di spesa della Regione – aggiunge Caruso -. Al contrario, oggi possiamo contare su oltre due miliardi di euro già disponibili per nuovi interventi a partire dalla prossima Finanziaria, che sarà particolarmente espansiva e orientata al rilancio dell’economia siciliana. Questi fondi saranno destinati a investimenti strategici: sostegno alle imprese, alle famiglie, ai soggetti più fragili e a tutti i settori produttivi che rappresentano il motore dello sviluppo dell’Isola. La ripresa economica della Sicilia, del resto, è già certificata dalla Banca d’Italia e da tutti gli istituti finanziari”.
Secondo Caruso “il positivo lavoro portato avanti dal presidente Schifani e dalla sua maggioranza in questa legislatura sarà per i prossimi anni garanzia di ulteriore crescita economica e sociale, rendendo la Sicilia modello positivo di sviluppo ed attrattiva per quanti vorranno investire in maniera sostenibile e trasparente”.
