PALERMO- Il paragone è di quelli piccanti, del genere di cose che Beppe Grillo dice quando vuole farsi notare sulla scena di un palco o della politica (ammesso che ci sia differenza). “La scena del Venditore di Pentole che incontra i bambini delle elementari Raiti di Siracusa che lo ricevono allineati e addestrati con un coretto di benvenuto per concludere con ‘Matteo! Matteo! Matteo!’ ricorda, in peggio e in grottesco, gli incontri di Mussolini con i figli della Lupa”. Ecco servito chi dà del fascista ai grillini. Fascista casomai è Renzi, con le sue comparsate di regime, che costringono ignari alunni e maestre complici ad ossequiarlo con cori da ventennio, secondo la requisitoria. E’ davvero così? Questo è il video pubblicato da Livesicilia (e ripreso ovunque) in cui si nota l’accoglienza al premier con un festoso ‘Matteo-Matteo’. Si capisce che la cosa è organizzata. E sull’allineamento Grillo ha ragione: non è spontaneo, ma preparato tramite fogliettino col testo. Ma forse è l’enfasi della reprimenda a risultare un po’ grottesca. E si capisce pure che Renzi è uno che buca lo schermo (anche dal vivo) e che sta simpatico ai bambini, cosa da temere più di tutto per i suoi avversari.
In ogni caso, le parole di Grillo hanno sollevato la solita prevista e prevedibile bufera. “Il linguaggio violento ed aggressivo di Beppe Grillo non si ferma neppure davanti ai bambini. Il commento pubblicato sul sito di Grillo, organo di informazione ufficiale del Movimento 5 Stelle, dedicato alla visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi nella scuola di Siracusa è una vergognosa strumentalizzazione che non rispetta le più elementari regole di decoro e rispetto della privacy dei piccoli studenti”. E’ la fucileria di contrappasso dei deputati del Partito Democratico Maria Chiara Gadda, Marco Di Maio e Marco Donati. Eppure anche nel Pd, qualche dubbio c’è. Per esempio, in agenzia si legge il seguente dispettoso dispaccio: “La canzone dei bambini per Renzi è una pagina indegna. Il dirigente scolastico spieghi”. A sostenerlo è la deputata Pd Anna Ascani. “Trovo che l’episodio della canzone cantata a Renzi stamattina a Siracusa sia sconcertante ed offensivo verso i bambini e le loro famiglie, verso la Costituzione e, suo malgrado, verso il presidente del Consiglio. La scuola è un luogo sacro, lo spazio di tutti, dedicato all’educazione e alla lotta alle diseguaglianze. Non può diventare, anche se per spirito di folklore e in buona fede, la versione ridicola di una propaganda completamente priva di senso, a prescindere dalla maggioranza politica incaricata del governo, tanto più sulla pelle dei bambini”.
Altro dispaccio Ansa: “Alla collega Anna Ascani, che i giornali normalmente definiscono ‘lettiana’, consiglierei di prendere una camomilla biologica e di essere zen, come consigliava anche l’ex premier Enrico Letta”. E’ quanto dichiara il deputato del Partito democratico Federico Gelli. “La sua dichiarazione sulla visita del premier Matteo Renzi – spiega Gelli – nella scuola a Siracusa lascia trasparire una insolita e ingiustificata acrimonia”.
Ennesimo dispaccio con la replica finale di Renzi: “Beppe Grillo è nervoso. Non vuole che io vada nelle scuole, mi vorrebbe rinchiuso nel palazzo. Ma io sto con gli studenti, le insegnanti, le famiglie e i sindaci. Mentre i suoi stanno fuori ad urlare con Forza Nuova. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!”. Fra tante polemiche, agenzie e polemiche, verrebbe da raccogliere l’umile suggerimento che ognuno fornisce e nessuno rispetta. Ecco, per piacere, lasciate in pace in bambini. (rp)