“Resterete senza fiat…o!”: con questo slogan (GUARDA IL CARTELLONE ALL’INTERNO DEL PEZZO) Termini Imerese si prepara ad affrontare la prossima edizione del Carnevale Termitano, il più antico di Sicilia, in programma nella cittadina dall’1 all’8 marzo.
Si tratta di una campagna sicuramente provocatoria, che prova a esorcizzare con l’ironia l’aria pesante di un polo industriale rimasto fino a qualche settimana fa senza proposte da cui ripartire, dal momento dell’abbandono del Lingotto. Una campagna sociale, condivisa dai sindacati, che vuole tenere alta l’attenzione sulla vertenza Fiat che rischia di mettere in ginocchio l’economia del comprensorio. “Abbiamo scelto l’”arma” dell’ironia, ingrediente principe del Carnevale, – spiega Salvatore Burrafato, sindaco di Termini Imerese – per accendere i riflettori su Termini e la drammatica situazione che sta affrontando proprio come è avvenuto lo scorso anno con la realizzazione della maschera di Marchionne, arrivata sugli scranni del Parlamento. Una campagna satirica per tenere alta l’attenzione sulla vertenza e chiedere certezze sul futuro di oltre 2mila famiglie”.
Tra i temi dei carri allegorici che animeranno la prossima edizione del Carnevale Termitano, troveranno spazio, oltre all’immancabile vertenza Fiat, anche un carro “bunga bunga” con il premier vestito da africano che balla tra Ruby e tante ragazze, la “febbre” dei gratta e vinci e i cartoni animati.
Ad animare le sfilate, che si potranno seguire anche su un maxi schermo, ci saranno Sasà Salvaggio e la showgirl siciliana Eliana Chiavetta. I carri in gara saranno valutati da una giuria popolare e una tecnica, guidata da Vincino, disegnatore satirico che firma pungenti vignette su Il Foglio e il Corriere della Sera e composta dal comico Giovanni Cacioppo e da Francesca Spatafora, direttore del Parco archeologico di Himera. Sei i carri di categoria A che gareggeranno per l’attribuzione dei premi in denaro, e uno di categoria B, fuori concorso. Due i carri dedicati al caso Fiat.
