Revoca accreditamento Ecap| "Il governatore non ci abbandoni" - Live Sicilia

Revoca accreditamento Ecap| “Il governatore non ci abbandoni”

Pubblichiamo integralmente la lettera del sindacalista della Uil Scuola indirizzata al presidente della Regione Rosario Crocetta e all'assessore alla Formazione Mariella Lo Bello.

“Nello scrivere questa lettera, mi rivolgo al Presidente della Regione Sicilia, R. Crocetta e all’Assessore alla Formazione Professionale Mariella Lo Bello. L’ente Ecap Palermo, è stato raggiunto nella giornata di ieri dal provvedimento di revoca dell’accreditamento per fatti, a detta dell’assessorato, illeciti. Il sottoscritto, Marcello Sacco, lavoratore prima e sindacalista della Uil Scuola dopo, non entrerà minimamente all’interno della vicenda che ha portato alla revoca dell’accreditamento. Non sta né a me né ad altri disquisire nel merito. Con la presente voglio sottolineare che la componente lavorativo di questo ente storico è composta da 110 lavoratori, di cui 80 impegnati in attività formative, e 30 nei servizi (ex sportelli multifunzionali). Lavoratori seri che hanno fatto la storia dell’ente. Dietro un fatto cosi grave, quale la revoca dell’accreditamento ci sono persone, ci sono lavoratori, ci sono famiglie, c’è la dignità di ciascuno di noi , cosi come dietro le revoche operate nei confronti di altri enti. Il sentimento che ogni lavoratore prova non è più quello di dire “ok perfetto giustizia è fatta”. No assolutamente!! Il sentimento che ormai percepiscono tutti i lavoratori dietro la mannaia del definanziamento è quello di paura, di sconforto, di non sapere quale futuro gli toccherà se non nel senso peggiore della situazione in cui già si era trovato. Tutti i lavoratori della formazione professionale hanno gridato alla giustizia, alla correttezza. Ma questo si è rivelato un boomerang, quasi a voler colpire nel mucchio tutto e tutti per dimostrare all’opinione pubblica quanto di marcio c’era in questo settore. Cosi, caro Presidente Crocetta, non è. I lavoratori hanno fatto i lavoratori, hanno lavorato anche nella peggiore condizione, imputabili una volta al proprio datore di lavoro, un’altra volta all’amministrazione regionale. Perché quando ci sono ritardi nell’erogazione degli stipendi, spesso è derivato dalla incapacità della macchina regionale nel saper affrontare seriamente e concretamente tutte le difficoltà. In questa mia non piangerò sul latte versato, pretenderò che ognuno si assuma la sua responsabilità!!! Perché lasciare, senza futuro economico, professionale, di dignità umana migliaia di lavoratori, circa 4000 lavoratori, non è da presidente che ha dichiarato di essere il sindaco dei siciliani, non è da uomo che lotta contro la mafia, ma chi invece ha creato macelleria sociale. Credo, caro Rosario, che sia arrivato il tempo di seminare dopo la potatura.

Marcello Sacco

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI