"Un gioco tutt'altro che pulito"| Ricciardi contro i 'nuovi attivisti' - Live Sicilia

“Un gioco tutt’altro che pulito”| Ricciardi contro i ‘nuovi attivisti’

Riccardo Ricciardi (Foto profilo Facebook) non risponde ai pm e affida la sua riflessione a Facebook

L'INCHIESTA DI PALERMO
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PALERMO – “Ieri mi sono presentato presso il Tribunale di Palermo. Anche io, come gli altri prima di me, mi sono avvalso della facoltà di non rispondere”. Comincia così il post di Riccardo Ricciardi. L’attivista del Movimento Cinque Stelle finito sotto inchiesta, come hanno fatto altri indagati, sceglie Facebook per dire la sua sull’inchiesta della Procura di Palermo sulle “firme false”.

“Questa scelta, oltre ad essere una mia precisa prerogativa prevista dalla legge, fa anche parte di una altrettanto precisa strategia difensiva. Già da diversi mesi, da quando cioè il mio nome è stato identificato tra i papabili quale candidato Sindaco per il M5S – scrive ancora – subisco a mezzo stampa attacchi di varia natura volti evidentemente a delegittimarmi. Questa, che è stata una vera e propria escalation mediatica, ha trovato il suo apice in accuse fantasiose e diffamanti che mi hanno portato, oggi, ad affrontare financo un procedimento penale”.

Ed ancora: “Fortunatamente vivo in uno Stato di Diritto, in cui la colpevolezza di un individuo non viene determinata da un giornale o da una trasmissione televisiva; confido quindi fermamente nel lavoro della Magistratura e sul fatto che, alla fine, la verità verrà fuori”. Poi, l’affondo a chi ha sollevato il caso: “Ciò che invece è sin d’ora di tutta evidenza, è il gioco tutt’altro che pulito di alcuni ‘nuovi’ attivisti i quali -fulminati improvvisamente sulla via di Damasco dei Sacri principi del M5S – stanno portando avanti un progetto perverso e senza speranza. Francamente, non pensavo si potesse arrivare a tanto per smania di potere o per complessi di superiorità”.

Ricciardi si dice convinto che alla base di tutto ci sia un attacco politico nei suoi confronti: “Ma i veri attivisti sanno bene che il M5S è altro. Non è smania di potere, non è complesso di superiorità. È, molto più semplicemente, mettersi al servizio della comunità in cui si vive, sacrificando il proprio tempo e, laddove siano presenti, anche le proprie competenze. Probabilmente non concorrerò alle Comunarie e ciò grazie alla trama di chi evidentemente già sa che in una regolare e legittima competizione potrebbe non spuntarla. Io come sempre continuerò a dare il mio piccolo contributo al M5S, collaborando con tante splendide persone che ho avuto l’onore di conoscere in questi anni. A riveder le stelle”.

 


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