Ricky Portera a Villa Filippina| in ricordo di Lucio - Live Sicilia

Ricky Portera a Villa Filippina| in ricordo di Lucio

Amico e stimato collaboratore di Dalla, Portera ha reso omaggio al cantautore bolognese scomparso lo scorso anno. Ad accompagnarlo sul palco il gruppo palermitano dei Kalvi.

Ciao Lucio, sappiamo che sei qui con noi. Magari con quel sorriso sghembo che ti contraddistingueva”: ha preso il via tra note, emozione e ricordi il tributo al cantautore scomparso lo scorso anno per un improvviso attacco di cuore. A rendere omaggio all’autore di “Piazza Grande” nella splendida cornice di Villa Filippina è stato Ricky Portera, chitarrista e amico di Dalla che, accompagnato dal gruppo palermitano dei Kalvi, ha cercato di ripercorrere il genio, la storia e i successi dell’artista bolognese.

Voglio solamente ricordarlo a modo mio. Lucio ha lasciato un buco enorme nella mia vita e lo spettacolo di questa sera è un modo per poter essere ancora con lui – dichiara -. Non c’è arroganza, impertinenza, presunzione. C’è solamente amore per quello che era lui e per quello che abbiamo costruito insieme nel corso degli anni”.

Lucio è, non era” ha ripetuto più di una volta Portera sul palco, tra una pausa e l’altra. Messinese di nascita, emiliano d’adozione, il musicista è tornato dunque a calcare il territorio siciliano per una sera. “E’ meraviglioso vedere che Palermo risponde in questo modo, questa è una testimonianza dell’amore che Lucio ha saputo trasmettere con i suoi testi e con la sua voce – esordisce, accolto da un applauso fragoroso – Non conoscevo questa splendida villa e trovarmi ad omaggiare un grande uomo in questa atmosfera quasi fatata mi rende orgoglioso e fiero di aver scelto Palermo come luogo della memoria”.

Ad inaugurare il tributo a Dalla sono state le note di “Washington“. Pulsazioni e avventura che hanno mandato in visibilio i più appassionati. Ma se la musica riesce a far uscire il lato più spavaldo di Portera, le parole stentano a venir fuori quando si torna a parlare del cantautore bolognese: “Il nostro legame è nato casualmente, mi trovavo in un periodo tutt’altro che roseo dal punto di vista economico così un’amico mi disse che Lucio Dalla cercava un chitarrista. Mi proposi pur non conoscendolo – racconta Portera con grande commozione -. E’ nata subito un’intesa catartica tra noi e, da allora, sono passati ben trentatré anni. Anni di emozioni, grandi soddisfazioni e spensierata pazzia”.

Non manca, infine, un sentito ringraziamento nei confronti di Dalla di cui Portera ricorda soprattutto le grandi sfuriate: “Il ricordo più bello di Lucio sono i nostri battibecchi, liti storiche e agguerrite perché io ero un po’ un ribelle. Lo sono sempre stato e lo sono ancora e lui mi amava e mi odiava per questo – ricorda -. Le sue parole le ricordo ancora e gli devo molto. Seguirlo, osservarlo, vedere il modo in cui si rapportava con la gente è stato un enorme lezione per me. Lucio ha contribuito alla mia crescita artistica ma soprattutto, tengo a precisarlo, personale. Mi ha fatto conoscere i miei limiti”.


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