"Rieducare i mafiosi è possibile?" | Poi la musica di Carlo Muratori - Live Sicilia

“Rieducare i mafiosi è possibile?” | Poi la musica di Carlo Muratori

Quarto giorno della rassegna. Diversi gli appuntamenti. Alle 19 l'avvocato penalista Lillo Fiorello. La sera, dalle 21,30 spazio all'Acoustic folk band dell'artista siracusano (nella foto).

Festival della legalità in tour
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Quarto appuntamento oggi, sabato 21 luglio, con il “Festival della Legalità in Tour”. Alle 17 sul lungomare di Marinella di Selinunte, nella piazza Empedocle, si aprono le iscrizioni di “Un calcio alla mafia”, torneo di calciobalilla “umano” i cui vincitori si aggiudicano ogni giorno le magliette con la riproduzione di uno scatto che ritrae insieme Falcone e Borsellino.

Alle 19 è in programma il caffè letterario “Rieducare i mafiosi è possibile?”. Al microfono del giornalista Claudio Reale interverrà Lillo Fiorello, avvocato penalista e garante dei diritti dei detenuti in seno alla Provincia Regionale di Trapani.

Alle 21.30 appuntamento con “Povera patria, di uomini, terre, antiche rapine e nuove illusioni”, esibizione musicale del cantautore siracusano Carlo Muratori, accompagnato dall’Acoustic Folk band. Reso-canto e reso-cunto dell’esperienza unitaria del Sud Italia dal 1860 ad oggi, il concerto alterna brani composti dallo stesso Muratori ed incursioni nei canti popolari dell’800. Una colonna sonora che, partendo dal passato, si propone di scrivere nuove pagine di storia per il futuro della nostra terra e della nostra gente, favorendo la riflessione e l’impegno. Tra narrazioni della condizione bracciantile sotto i Borboni, dello sbarco di Marsala, dei fatti di Bronte, dell’emigrazione, delle credenze religiose e della lotta alla mafia, emerge una doverosa riflessione sul sacrificio di Falcone e Borsellino.

Due le installazioni temporanee che saranno visitabili, a partire dalle 18, per tutta la durata del Festival. La prima, “Una vita in cronaca. Per rompere il silenzio”, è dedicata al cronista di giudiziaria Mario Francese ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979. Foto, cronache e commenti si alternano in 31 pannelli che illustrano la sua vita come uomo e come professionista. L’installazione è curata dalla famiglia Francese.

La seconda esposizione dal titolo “Non tutti i pizzini sono uguali”, a cura di Patrizia Panebianco e Claudio Reale, è invece un percorso espositivo in cui si susseguono biografie, manoscritti e analisi grafologiche di personaggi che, nel bene e nel male, hanno contrassegnato la storia della mafia e dell’antimafia in Sicilia. Da un lato i “buoni” Libero Grassi, Ivan Lo Bello, Pietro Grasso, Paolo Borsellino, Rita Atria; dall’altro i “cattivi” Giuseppe Falsone, Gianni Nicchi, Domenico Raccuglia, Bernardo Provenzano, Matteo Messina Denaro, Sandro, Salvatore e Calogero Lo Piccolo.

Per tutte e cinque le giornate del Festival, infine, un Ulivo “piantato” nella piazza Empedocle di Marinella di Selinunte raccoglierà i pensieri di quanti vorranno dedicare un ricordo scritto ai due magistrati caduti nelle stragi del 1992. Il programma completo del “Festival della Legalità in Tour” e gli aggiornamenti sulla manifestazione sono disponibili su www.livesicilia.it.


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