Rifiuti, blitz in Sicilia: arresti, coinvolti big catanesi VIDEO - Live Sicilia

Rifiuti, blitz in Sicilia: arresti, coinvolti big catanesi VIDEO

Indagati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio

CATANIA – L’attività di indagine coordinate da Procura della Repubblica di Catania, Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania in data odierna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo nei confronti di 4 soggetti, indagati a vario titolo, tra l’altro, per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale per distrazione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio. Con il medesimo provvedimento è stato altresì disposto il sequestro preventivo di 2 compendi aziendali, operanti in Sicilia, Calabria, Puglia e Lombardia nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani, nonché di un immobile, per un valore complessivo di 4,5 milioni di Euro.

Le indagini investigative


Nel dettaglio, le indagini investigative, condotte dal I Gruppo della Guardia di Finanza di Catania, sotto la direzione del gruppo di magistrati di questa Procura, specializzati nel contrasto ai reati fallimentari, hanno riguardato le imprese catanesi di raccolta rifiuti “Consorzio RI.E.CO. Società Cooperativa” e “PULISUD Società Cooperativa”, entrambe dichiarate fallite anche a causa degli ingenti debiti, pari a oltre 18 milioni di Euro, maturati nei confronti dell’Erario. Gli approfondimenti condotti dai militari della Guardia di Finanza, svolti sia con attività tecnica di intercettazione sia con attività tradizionale, avrebbero permesso di disvelare l’esistenza di molteplici atti distrattivi a danno delle due società cooperative, secondo il noto schema dello svuotamento delle aziende indebitate per consentire la prosecuzione delle attività tramite nuovi e non gravati soggetti giuridici, lasciando insoluti i debiti nel frattempo accumulati.

Le cooperative coinvolte

In particolare, nell’attuale stato del procedimento in cui non è stato ancora instaurato il contraddittorio con le parti, si sarebbe appurato che tali cooperative, gestite a vario titolo dai destinatari delle misure cautelari, sarebbero state spogliate nel tempo di tutti i beni e dei proficui contratti in essere con i propri clienti a favore delle società PROGITEC srl e AS AMBIENTE srl, entrambe operanti in Catania e riconducibili alle medesime persone. Uno degli arrestati avrebbe utilizzato i fondi di una delle cooperative fallite per pagare debiti personali, costituiti da mutui ipotecari peraltro intestati a soggetti terzi consapevoli per suo conto. Si sarebbe altresì appurato l’impiego illecito e la remunerazione “in nero” di personale dipendente presso le società d’interesse per permettere loro di beneficiare indebitamente dell’indennità di disoccupazione erogata dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

I nomi


Con l’odierno provvedimento giudiziario, i Finanzieri di Catania hanno provveduto ad eseguire:
a) misure personali restrittive nei confronti di 4 soggetti, di cui 2 destinatari di custodia cautelare in carcere:
• SANTAMARIA Filippo, nato a Catania il 27.01.1970;
• LAPIANA Angelo, nato a Catania il 28.11.1978;
e 2 agli arresti domiciliari:
• TAGLIARINA Gaetano, nato a Catania il 25.09.1973;
• PRUITI CIARELLO Rosario, nato a Tortorici (ME) il 03.07.1965.
b) sequestro preventivo di beni, ora affidati ad un amministratore giudiziario:
• quote sociali e intero patrimonio aziendale della “PROGITEC srl” di Catania, costituito dalla sede dell’azienda, un terreno, disponibilità finanziarie e n. 246 autoveicoli, tra cui mezzi speciali per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, attrezzatura e impianti industriali ubicati presso i propri cantieri dislocati in Sicilia, Calabria, Puglia e Lombardia;
• quote sociali, disponibilità finanziarie e beni della “AS AMBIENTE srl” di Catania;
• un immobile, costituito da abitazione e garage, sito in Mascali (CT).
L’attività investigativa in questione si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa Procura e dalla Guardia di Finanza volte al contrasto dei fenomeni fraudolenti di conduzione al dissesto finanziario e patrimoniale delle imprese operanti nel tessuto economico provinciale.


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