Rigoli: "Catania, niente alibi" | Di Grazia: "Mi sono vendicato" - Live Sicilia

Rigoli: “Catania, niente alibi” | Di Grazia: “Mi sono vendicato”

Le dichiarazioni del tecnico e del bomber dell'Akragas, dopo la vittoria nel derby con il Catania.

calcio - lega pro
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AGRIGENTO – Un cammino straordinario, quello dell’Akragas di Pino Rigoli che ha raggiunto l’ottava vittoria in nove partite battendo il Catania in un derby infuocato, che per la prima volta quest’anno ha visto protagonista anche i tifosi agrigentini, accorsi in massa all’Esseneto per una partita che fino a qualche fa era un sogno. Un sogno lo era anche per il presidente della squadra Silvio Alessi: “Questa vittoria mi inorgoglisce, fino a tre anni fa giocavamo con il Kamarat in campi dove era impossibile giocare a calcio, mentre il Catania era in Serie A, oggi commentiamo la vittoria contro gli etnei e per questo voglio ringraziare i collaboratori che hanno cominciato con me questa avventura, voglio anche ringraziare i tifosi, encomiabili sotto ogni punto di vista”.

Una partita che passerà alla storia, quella contro il Catania, una delle più sofferte e per questo memorabili per i tifosi agrigentini. Pino Rigoli arriva in sala stampa con una serafica calma che nasconde una grandissima soddisfazione: “E’ un percorso eccezionale quello che stiamo facendo e questo lo devo a dei giocatori e soprattutto a degli uomini fantastici. Il merito è anche di chi è stato qui prima di me, Legrottaglie, che ha costruito un grande gruppo”. Il tecnico parla anche del Catania, che con il direttore sportivo Ferrigno, ha esposto le proprie critiche all’arbitro Viotti, reo, a suo dire, di aver condizionato la partita: “Il Catania non deve cercare alibi, è un grande club e deve complimentarsi con l’avversario invece di cercare alibi negli arbitri. Per ottanta minuti eravamo 3-0, non c’entra l’arbitro. Noi abbiamo preparato la partita in questo modo, attaccando in contropiede”.

Adesso, subito un impegno importante per la squadra agrigentina, che affronterà giovedì la Casertana, squadra in lotta per i playoff: agli agrigentini mancherà Muscat, impegnato in nazionale, Dyulgerov espulso e probabilmente anche Vicente, uscito per un problema muscolare. Nonostante la vittoria contro il Catania porti gli agrigentini a 37 punti, per il tecnico agrigentino non è ancora possibile festeggiare la salvezza: “Dobbiamo arrivare a quota quaranta punti, noi non dobbiamo abbassare la guardia, non dobbiamo essere soddisfatti, inizia adesso un campionato diverso. Dopo i quaranta punti penseremo a migliorare in alcuni aspetti.”

In sala stampa arriva anche uno dei protagonista della gara, soprannominato ormai il Dybala dell’Akragas, per il suo aspetto e per le sue movenze in attacco, che ricordano quelle dell’attaccante juventino, Andrea Di Grazia, catanese doc, fino a gennaio al Catania: “Per me è una sorta di vendetta, nel Catania non avevo tanto spazio, però non ho esultato perché io sono catanese e tifo Catania da sempre”.


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