I soldi ci sono, in cassa alla Regione dopo i trasferimenti d’emergenza pandemica dello Stato, ma sono fermi. E che soldi. “Arriveranno a novembre”, assicura l’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone. Intanto, 50 milioni per bus, scuolabus e per mancati ricavi tariffari sui trasporti tutti: pubblici e privati, su ferro, gomma e mare. Fermi come i fidi delle aziende nelle banche, con le quali – dice il presidente di Anav Sicilia Antonio Graffagnini – le aziende agiscono sovente in regime di cessione del credito”. Un grido di allarme cui si è aggiunta pure Asstra. Il timore è che “se le somme vanno in perenzione, sarà tutto da rifare per il recupero. La scopertura con il sistema bancario risale al 2020”. Ma non solo, spiega Graffagnini a Livesicilia, a corredo della nota diramata in giornata: “Aspettiamo pure notizie sugli stanziamenti di 30 milioni destinato al rinnovamento del parco rotabile, quest’ultio a fortissimo rischio di rientro allo Stato e redistribuzione ad altre Regioni con i piani pronti, e di ulteriori 20 per due rinnovi contrattuali”.
Fondi pandemia, il caso Sicilia
“La Sicilia è in ritardo sulle altre Regioni – prosegue Graffagnini – le quali, soprattutto quelle a statuto ordinario sono state più pronte a destinare i fondi statali. Soltanto la Regione Siciliana non ha ancora trasferito quegli importi alle aziende e anche le somme trasferite a titolo di partecipazione dello Stato alla copertura degli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali, non sono ancora state erogate alle nostre imprese. E la Sicilia – ribadisce il presidente Anav – rischia di perdere i trasferimenti dello Stato in materia di ammodernamento del piano autobus considerati i ritardi con cui sta gestendo la predisposizione dei piani operativi. Le altre regioni hanno già provveduto a deliberare i piani di assegnazione e nel corso di un convegno di quindici giorni fa, il ministero ha anticipato che ulteriori ritardi non saranno consentiti e le somme saranno trasferite ad altre regioni italiane che hanno già operato”.
Falcone: tempi rapidi e nuovi bus
L’assessore Falcone rassicura il settore e affida a una nota le proprie risposte: “Accogliamo le sollecitazioni di Anav e Asstra – scrive – a proposito di fondi e programmi per il trasporto pubblico su gomma in Sicilia, e prendiamo spunto per rassicurare tutti: entro novembre, una volta definiti gli ultimi dettagli, pubblicheremo il Piano autobus della Regione Siciliana, attraverso cui acquisteremo decine di nuovi e moderni mezzi ad alimentazione green, investendo circa sessanta milioni di euro per migliorare l’efficienza della mobilità quotidiana dei siciliani”. “Per quanto riguarda, invece – conclude Falcone – i fondi per le aziende che si occupano del trasporto pubblico, sempre entro novembre erogheremo ben 17 milioni per integrare le retribuzioni previste dal contratto nazionale di lavoro. Sulle risorse destinate a coprire i mancati ricavi delle imprese, circa 15 milioni, attendiamo che le stesse completino gli adempimenti su monitoraggi e certificazioni da espletare sul portale Tpl nazionale. Infine i pagamenti per i servizi aggiuntivi, espletate le ultime verifiche ancora in corso, saranno erogati così come preventivato”.