Roberto Lagalla è il sindaco o la sindaca? - Live Sicilia

Roberto Lagalla è il sindaco o la sindaca?

Questione di genere. Ma non solo.

Caro direttore,

in questi giorni si è aperta al Comune di Palermo una questione che potrebbe avere risvolti non di poco conto.

Volevo, per questo, esprimere la mia solidarietà all’amico Roberto Lagalla. Tutto mi potevo aspettare tranne che lo facessero diventare donna. Con tutti i problemi che gli ha lasciato Leoluca Orlando Cascio, il povero Roberto questa proprio non la meritava.

Tutto è nato da una direttiva del solerte segretario generale del Comune inviata agli uffici di Palazzo delle Aquile, con la quale si invitavano i dirigenti a usare la declinazione al femminile di qualsiasi carica “allorquando tale carica sia rappresentata da una donna”.

Carolina Varchi si è opposta fermamente, consapevole che la questione avrebbe assunto una certa delicatezza e avrebbe potuto generare un giustificato imbarazzo.

Direttore, io sono dalla sua parte, Carolina Varchi ha ragione a dire che è Vicesindaco e non Vicesindaca. Come darle torto?

Il problema, infatti, a prescindere da come ci si debba regolare riguardo al genere del composto (nel nostro caso Vicesindaco o Vicesindaca), se Carolina Varchi fosse Vicesindaca, Roberto Lagalla, il nostro Sindaco, diventerebbe inesorabilmente Sindaca.

Ora, a meno che Roberto Lagalla non abbia chiesto di essere chiamato Sindaca, cosa che sarebbe nel suo diritto, ma che mi sento di potere escludere, la cosa ovvia è che i vice fanno le veci del titolare dell’ufficio.

Come ha più volte ribadito l’Accademia della Crusca, che è davvero eccessivo chiamare in causa per l’ovvietà dell’assunto: titolo e carica sono o possono essere diversi (il/la Presidente del Senato – la Presidenza del Senato) e prevale il genere del nome dell’ufficio quando si nomina una carica, e quello della persona quando ci si rivolge a quest’ultima.

Per intenderci, Roberto Lagalla fa il Sindaco e Carolina Varchi fa la Vicesindaco, ma anche Rosa Russo Iervolino a Napoli faceva il Sindaco, nel senso che ricopriva il ruolo di Sindaco, ma quando l’incontrai la prima volta le dissi (anche per una particolare simpatia nei suoi confronti): “Molto piacere, signora Sindaca”.

Insomma, bisogna distinguere tra genere grammaticale e sesso.

Mio caro direttore, la cosa davvero singolare è, però, a pensarci bene, che al Comune di Palermo, dove si stanno facendo sforzi immani per recuperare risorse e risolvere le tante criticità di una città che era allo sfacelo, dove c’è un disavanzo accertato di 505 milioni di euro al 31.12.2021, disavanzo per il quale Orlando deve essersi proprio molto impegnato per fare il buco (io lasciai un avanzo di 23.533.428,52 – delibera n.115 della Giunta Orlando 2 agosto 2012 – approvazione del rendiconto del 2011, ultimo mio anno di gestione), si riesca a trovare il tempo per parlare del sesso degli angeli.

Mia madre, senza per questo ritenere che si debba rinunciare a discutere liberamente su tutto, avrebbe detto: ma comu ci spercia?


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