Roghi, stato di calamità per territorio di Gangi - Live Sicilia

Roghi, stato di calamità per territorio di Gangi

La richiesta dopo un vertice con il capo della protezione civile
EMERGENZA INCENDI
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GANGI (Palermo) – Il Comune di Gangi sta predisponendo la dichiarazione dello stato di calamità dopo l’incendio che ha distrutto il territorio attorno al borgo madonita. È iniziato contestualmente un censimento dei danni subiti da tutti i residenti, le aziende agricole e gli allevatori a causa dell’incendio. Domani sul sito del comune montano saranno resi noti gli avvisi pubblici per dare il via al censimento dei danni causati dagli incendi. “In pochi minuti si è scatenato l’inferno – afferma il primo cittadino Francesco Migliazzo – Quello che resta il giorno dopo è il senso di impotenza, l’angoscia, il non potere aiutare chi ci chiavama perché impegnati su più fronti. Tanta gente ha visto andare in fumo la propria azienda, i sacrifici di una vita, la propria abitazione. Quello che si vede è uno scenario apocalittico qualcosa che mai avremmo immaginato di vedere con i nostri occhi”.

intanto anche il vescovo di Cefalù è intervenuto sull’emergenza incendi che da giorni ormai sta interessando diverse zone della Sicilia.

“Apprendo con forte rammarico e profondo dolore l’impetuoso moltiplicarsi, in queste ultime ore, di funesti incendi in diversi territori dei Comuni della nostra Diocesi di Cefalù” ha detto mons. Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù. “Voglio raggiungere tutti i nostri contadini, tutti i nostri allevatori, tutti i cittadini che, con i propri occhi, assistono sbigottiti alla morte del loro sudato e onesto lavoro, alla distruzione di ogni bene materiale.- prosegue – Anni di sacrifici, di impagabile e irrisarcibile laboriosità inceneriti dalle fiamme appiccate da mani criminali che vanno ricercate e individuate tempestivamente”. “Voglio raggiungere le tante famiglie che, nelle case delle proprie campagne, avevano iniziato il tempo delle loro meritate vacanze. Molte di loro stanno vivendo l’incubo delle corse bagnate dal sudore della paura pur di non rimanere intrappolate tra la violenza di fiamme che potrebbero rivelarsi letali.- spiega – Voglio raggiungere i sindaci e tutte le amministrazioni comunali che stanno in trincea a guidare con la mente e anche con le proprie mani ogni possibile strumento umano e tecnologico a difesa e salvaguardia di uomini, terreni, piante e animali”.


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