Rogo a Brancaccio, muore senzatetto | Ecco la foto dell'incendio - Live Sicilia

Rogo a Brancaccio, muore senzatetto | Ecco la foto dell’incendio

Mircea Sandu

di MONICA PANZICA Fiamme in una vecchia segheria di via Filippo Pecoraino, a Brancaccio, occupata da abusivi e al piano terra da alcuni clochard. Proprio al piano terreno si sarebbe sviluppato il rogo in cui ha perso la vita Mircea Sandu, 46 anni. La polizia, insieme ai tecnici dell'Enel, ha trovato diversi allacci alla rete elettrica pubblica.

PALERMO – Un vecchia stufa malfunzionante per riscaldare una notte di freddo. Poi il corto circuito e le fiamme, la cui furia ha avvolto tutto. Uno dei senzatetto non ce l’ha fatta: stava dormendo quando il rogo non gli ha lasciato scampo. Ed è stato trovato senza vita dai pompieri giunti sul posto. La tragedia, all’interno di una fabbrica abbandonata in via Filippo pecoraino, nei pressi degli ex forni Spinnato, anche loro, alcuni annai fa, finiti tra le fiamme.

A perdere la vita nell’incendio è stato uno dei clochard che da alcuni mesi si erano rifugiati nella struttura. una decina quelli che ormai consideravano quel fabbricato abbandonato come la propria casa, con tanto di allacci abusivi alla rete elettrica pubblica. Lui, un rom, aveva circa 50 anni. Forse si trovava lì insieme alla sua famiglia, chi abita nella zona dice infatti che c’erano anche alcuni bambini. E, in effetti, entrando nei locali dove è avvenuta la tragedia, si intravede subito un triciclo. ma anche peluches, giocattoli, piccoli maglioncini stesi. E ancora bavaglini e tutto l’occorrente per prendersi cura di un neonato. Insomma, uomini, donne e bambini, hanno rischiato di morire tutti.

L’incendio che si è verificato alle prime ore dell’alba però, non si sarebbe diffuso in fretto per via della grandezza dei locali, un grande spazio “open” da cui la maggior parte dei clochard è riuscita a scappare. L’area in cui si trova lo stabilimento è una zona disabitata, dove sorgono soltanto fabbriche e vecchi capannoni aziendali, qualcuno la conosce perché ci ha lavorato o abita poco distante:

“Erano una decina – dice un uomo sulla quarantina – e raccoglievano sempre qualcosa tra i cassonetti”. L’edificio è infatti pieno di rifiuti, di vecchi mobili, di letti improvvisati. E al piano terra, dove sono divampate le fiamme che hanno ucciso il cinquantenne, ci sono ancora i resti della vecchia stufa che sarebbe andata in tilt. Il corpo del rom è stato trasportato all’Istituto di medicina legale del policlinico, dove si sta cercando di risalire alla sua identità. Il medico legale, in base all’ispezione cadaverica ha accertato il decesso per asfissia.

*Aggiornamento ore 18:41
E’ un moldavo di 46 anni, Mircea Sandu, l’uomo morto nell’incendio dell’ex fabbrica di mobili di Palermo. Nella struttura, trasformata in un dormitorio per un gruppo familiare dell’Est europeo, sono state trovate varie suppellettili, letti in ordine, vettovaglie, due apparecchi televisivi, una bicicletta e il passeggino di un neonato.

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