PALERMO – Uno dei principali mali del Palermo degli ultimi anni è la “trasfertite”, che tradotto in termini calcistici significa non vincere quasi mai, tirare pochissime volte in porta e avere una mentalità nettamente remissiva. Anche in B la musica non è cambiata, ma è ovvio che siamo solo alla terza giornata ed è inutile processare già una squadra che deve trovare ancora i parametri giusti per affrontare questo torneo.
A Modena, però, il Palermo ha sofferto davvero tanto, era solo la prima, ma tutti gli errori commessi al Braglia devono essere rimossi per cercare di fare un’onesta partita all’Euganeo contro il Padova. Un’altra sfida non proprio morbida per la compagine di Gattuso. Se poi aggiungiamo che Zamparini ha già fatto suonare i primi campanelli d’allarme, che mancano un po’ di titolari, e che il Palermo non è ancora il Palermo, diciamo che la partita di questa sera (ore 20,30) è piuttosto complicata.
Ma attenzione, perché Gattuso è uno serio, uno con gli attributi, uno che ha sfondato e vinto un Mondiale pur avendo piedi non sopraffini. E allora domani potrebbe davvero essere la sua partita, Gattuso potrebbe realmente rappresentare il valore in più, come quando andava sotto la curva rossonera e alzava le braccia – un po’ come l’indomabile capitan Corini – per caricare il pubblico.
Quella che si conclude oggi per Rino “ringhio” Gattuso forse è stata una delle settimane più difficili da quando è nel mondo del calcio. Tra mercato, dichiarazioni di Zamparini, giocatori con il mal di pancia, non sono certo stati giorni vacanzieri per l’allenatore calabrese che però in sala stampa ha urlato tutto il suo orgoglio e la sua voglia di arrivare fino in fondo: “Continuo a dire che questa squadra è forte e può andare in serie A”. Bene così, significa che in fondo qualcosa di vero c’è. E allora forse il primo passo che si deve fare per avventurarsi verso questo viaggio impervio e tortuoso è quello di scordarsi il passato, di cancellare tutti i ricordi belli e brutti degli anni precedenti, di formattare la mentalità e iniziare a camminare con umiltà e al contempo voglia di emergere.
È vero, c’è troppo pessimismo, per carità tutto legittimo visto che la società ne ha combinate di tutti i colori in questi ultimi anni, ma sarebbe il caso di iniziare a pensare positivo e sperare ovviamente in un cambio di fronte da parte della squadra. Anche stasera ci saranno alcune assenze: fuori i nazionali, squalificato Ngoyi e Barreto con Bolzoni non proprio al top, ma comunque convocati. Gattuso in porta spera in un nuovo Sorrentino; il portiere dice bene quando si dichiara arrabbiato per le continue voci di mercato ma fino adesso ad alimentare tutte quelle voci sono stati anche i suoi procuratori, speriamo che da domani possa essere un po’ più sereno. Difesa con Morganella a destra e Daprelà a sinistra, in mezzo la coppia Terzi-Munoz. A centrocampo, almeno fino adesso, Gattuso sembra orientato a schierare la coppia Bacinovic-Sanseverino, poi dipende anche dalle condizioni di Barreto. Sulla trequarti novità Di Gennaro, poi Stevanovic assieme a Dybala, con Hernandez unica punta. A proposito di Abel Hernandez: adesso servono fatti, poco chiacchiere e soprattutto gol. Nel Padova attenzione a Pasquato e Vantaggiato, due che possono sempre fare male.