Lui lo continua a provocare, stuzzicare, forse anche innervosire. Ma stavolta l’altro gli risponde, anche un po’ infastidito. Botta e risposta tra Zamparini e Rossi; il presidente rosanero dice: “Rossi bravo solo in allenamento”, ma il tecnico ribatte: “Molto spesso le dichiarazioni del presidente si commentano da sole. Io zemaniano? Penso sia un complimento, perchè credo che la fase difensiva possa farla qualsiasi allenatore, ma saper fare la fase offensiva non è da tutti. Prendo atto della sue parole e vado avanti per la mia strada, indipendentemente da tutto. Io ho l’obiettivo di portare in alto il Palermo con la squadra che ho a disposizione”.
Parole al pepe, quelle di Rossi, che probabilmente, esausto per le continue punture del suo presidente, questa volta ha voluto replicare. Domani però si gioca, c’è la Juventus al Barbera, la cosiddetta sfida del riscatto: “Non è facile tornare in campo, ma il bello del calcio è che dopo due giorni ti offre la possibilità di voltare pagina. E questa pagina si chiama Juventus. Possiamo sfogare la delusione soltanto in campo, e la Juventus ci darà questa possibilità. Dobbiamo interpretare la partita come quella con l’Inter. Ci sta soffrire con i campioni del mondo e concedere qualcosa, ma abbiamo avuto anche la forza di colpirli. Mi aspetto di giocare contro la Juve da squadra importante, anche se ormai giochiamo da un mese sempre con gli stessi giocatori”.
Mercato chiuso, Rossi commenta il non arrivo di Amauri: “Sapevo che non sarebbe mai arrivato a Palermo, quindi è inutile parlarne. Paolucci? La società ha fatto quello che poteva fare. Prendo atto anche di questo”. Infine una battuta sul penalty sbagliato da Pastore a San Siro: “Il rigore lo sbaglia solo chi si assume la responsabilità di tirare. Bisogna reagire in campo e, come lui, deve farlo tutta la squadra. Peccato perchè forse non eravamo più abituati a batterli. Nella gerarchia il rigorista era Miccoli. Io avevo indicato Bovo come sostituto, ma aveva un problemino. Pastore ha detto che si sentiva di tirarlo e l’ha fatto. Peccato che sia andata così”.
