"Quel decreto è un regolamento" | Medicina sportiva: lo stop - Live Sicilia

“Quel decreto è un regolamento” | Medicina sportiva: lo stop

Il decreto dell'assessore alla Salute fissava alcuni "paletti" per il rilascio degli attestati di idoneità sportiva. Ma i giudici hanno annullato il provvedimento: "I regolamenti devono essere deliberati dalla giunta e firmati dal presidente della Regione".

Lo ha deciso il Tar
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PALERMO- Quel decreto, in realtà, è un vero e proprio regolamento. Che non rientra tra gli atti di competenza di un assessore. Per questo motivo il Tar di Palermo ha annullato il decreto apparso sulla Gurs lo scorso 18 maggio, col quale l’assessore alla Salute Massimo Russo ha stabilito i requisiti minimi per l’attività dei centri di medicina sportiva e dei medici specialisti in medicina dello sport.

L’atto firmato dall’assessore, “Requisiti strutturali, di personale e attrezzature”, infatti, dando seguito alla normativa nazionale, intendeva introdurre alcuni criteri per il rilascio dell’idoneità sportivo-agonistica. Ed era rivolto, come detto, ai centri di medicina dello sport ed i singoli medici specialisti in medicina dello sport. Il testo di Russo interveniva su diversi aspetti. Da quelli riguardanti i locali nei quali svolgere le visite, a quelli concernenti il personale medico (il direttore sanitario del centro doveva essere uno specialista in medicina dello sport o possedere uno specifico attestato, mentre andavano individuati come consulenti presso la struttura stessa almeno un medico specialista per ciascuna delle seguenti specialità: cardiologia, otorinolaringoiatria, oculistica, neurologia, ortopedia). Ma il decreto di Russo interveniva anche elencando le strumentazioni necessarie, le modalità di rilascio delle autorizzazioni e la regolamentazione delle attività (ad esempio, i limiti temporali entro cui consegnare a un atleta l’attestato di idoneità).

Ma il Tar, come detto, ha sancito un principio: quello dell’“incompetenza dell’assessore regionale alla adozione di un atto avente natura regolamentare”. Insomma, non doveva essere Russo a firmare quel decreto, visto che “nell’Ordinamento siciliano – scrivono i giudici – i regolamenti devono essere deliberati dalla Giunta di Governo ed adottati nella forma del Decreto Presidenziale, mentre ai singoli assessori spetta esclusivamente il potere di proporre l’adozione di regolamenti nelle materie di rispettiva competenza”. Così, per il momento, il decreto sui centri di medicina sportiva, si ferma qui.


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