"Lombardo inaccettabile | per i suoi guai giudiziari" - Live Sicilia

“Lombardo inaccettabile | per i suoi guai giudiziari”

Il presidente Crocetta, giunto a Sciacca per una convention politica, attacca: "L'ex assessore la smetta di immischiarsi nelle vicende della Regione. Lasci in pace Lucia Borsellino. Mercato delle vacche? In tanti sono scappati da Micciché e Lombardo, perché sono due traditori della Sicilia"

Crocetta a Sciacca
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SCIACCA (AG) – “Massimo Russo lasci in pace Lucia Borsellino. Quando in giro dici che sei amico di Russo, ti cacciano via a calci”. E discontinuità fu. Rosario Crocetta affonda all’improvviso. E l’obiettivo è un po’ sorprendente. Soprattutto per i toni e i concetti utilizzati. “Russo non è più assessore. Se ne faccia una ragione e lasci lavorare in pace Lucia. La smetta di immischiarsi nelle vicende della Regione. Lui, del resto, con i suoi provvedimenti, non ha fatto altro che favorire i grandi consorzi, e le grosse compagnie assicurative”. Inutile ricordargli, che molti di quei provvedimenti sono stati “sposati” proprio da Lucia Borsellino, nelle vesti di dirigente generale di Russo. Una fedelissima. “Ma che fedelissima? – incalza Crocetta – è solo una dirigente onesta, che nel suo precedente ruolo non ha fatto altro che seguire le direttive dell’assessore, come un bravo dirigente deve fare. Ma adesso, l’assessore è lei. È lei che prende le decisioni. E abbiamo un’idea di Sanità diversa da quella di Massimo Russo”. E l’attacco parte dallo stop alla maxi-gara per le assicurazioni, e a quello per i pannoloni: “Quaranta milioni per i pannoloni? – ha chiesto, sarcastico – ho pensato che i palermitani avessero dei problemi seri. Poi ho anche notato, però, che un pacco costa 3,99 euro. E dentro ne trovi trenta. Quanti pannoloni compri con quaranta milioni?”. E aggiunge ancora: “Mi sorprende che Russo, da magistrato non abbia rispetto per la magistratura, che sta lavorando su queste gare. Il suo è un atteggiamento privo di fair play, di bon ton. Deve capire, però, che a un certo punto arriva il momento in cui bisogna uscire di scena”.

Per l’affondo a Russo, Crocetta sceglie un teatro insolito. Un incontro politico, a Sciacca, tappa di un giro nell’Agrigentino in cui ha toccato, accompagnato dall’assessore del luogo Nelli Scilabra, anche il paese di Burgio, per poi recarsi a Ribera, città “calda” dopo il crollo del ponte sul Vedura. Nella cittadina termale, Crocetta è accolto dal coordinamento provinciale del Megafono (e dalla neo-coordinatrice Federica Montalba) e dai “Democratici e liberi” di Nuccio Cusumano, uno dei politici che recentemente si è avvicinato al movimento del governatore. “Ma nessuno – precisa Crocetta – parli di ‘mercato delle vacche’. Si tratta di un linguaggio volgare, che non accetto. Al Megafono hanno aderito esponenti di Grande Sud e del Partito dei Siciliani? Mi sembra normale. Micciché e Lombardo hanno tradito i siciliani, alleandosi con la Lega. Come potevano, quelle persone, restare con loro?”.

Ma Crocetta, apparentemente provato, al suo arrivo, sul palco non si risparmia. “Noi vogliamo pensare proprio al bene dei siciliani. Per questo, ad esempio, avevamo riaperto alla pesca del novellame, per salvaguardare i pescatori. Ma questo governo Monti non ha nessun interesse per il Mezzogiorno. Mi chiedo come farà il nostro assessore in quota Udc, Dario Cartabellotta, a sostenere il premier. Grazie a dio, almeno, questo governo ha le ore contate”. In realtà, all’interno dell’esecutivo nazionale, Crocetta fa qualche distinzione: “Abbiamo dialogato spesso col ministro Barca. E lui è venuto in Sicilia, insieme a Profumo. Con Lombardo non mi sembra sia mai successo che venissero in Sicilia due ministri, e persino il presidente del parlamento europeo. Anzi, appena sentivano parlare di Sicilia, scappavano a gambe levate”.

E nei confronti del suo predecessore, Crocetta va giù duro: “Lombardo si è alleato col centrodestra per un puro calcolo opportunistico. Del resto, aveva dialogato col centrosinistra, che non si era opposto a un Mpa ‘depurato’ da Lombardo. Ma certamente – ha aggiunto – la sinistra non poteva accettare di avere come alleato un uomo con dei gravi problemi con la giustizia come lui. E forse – ha ironizzato – Lombardo si è convinto, alleandosi con la Lega, che i lumbard siano suoi parenti…”.

Del resto, Lombardo “ha lasciato la Sicilia con un buco da cinque miliardi, a rischio default. Noi lo abbiamo scongiurato, e già questo giustifica la nostra presenza per il resto della legislatura. Il passato governo ha affossato la Sicilia. Ha persino deciso, con una delibera, che alcuni precari che avevano diritto all’assunzione, sancita dai tribunali, non dovessero essere assunti”. Il riferimento è agli ex interinali di Multiservizi, alcuni dei quali presenti in platea, e ai quali Crocetta ha lanciato una chiara rassicurazione sul loro futuro. “Dobbiamo utilizzare i nostri precari – ha detto – non licenzieremo nessuno. Semmai, via i privati. È mai possibile – ha proseguito – che la Serit sia l’unico gabelliere in Italia ad avere un deficit di 20 milioni? E che fanno? Indicono persino una gara per notificatori da 12 milioni di euro”. Quindi, ecco la nuova “utopia” di Crocetta: “Mi piacerebbe insierire in una delibera, istituzionalizzandola, la parola ‘manciugghia’. La manciugghia in Sicilia deve finire, a cominciare dalla Formazione professionale, che finora è stato un affare solo per le mogli dei deputati. Gli enti che non pagano i lavoratori devono scomparire. E non è possibile che per pagare l’obbligo formativo spendiamo 300 mila euro a studente. Con quei soldi, lo facciano studiare una vita a Cambridge”. Insomma, la rivoluzione continua. E il governatore ha già rivolto il mirino su diversi obiettivi. “Ma non mi date dello sceriffo. Noi abbiamo revocato appalti, e altri ne revocheremo. Abbiamo denunciato i fatti in Procura. Che possiamo fare di più? Devo andare io ad arrestarli? Certo – ha concluso con un sorriso beffardo – in qualche caso, mi piacerebbe…”.


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