Saguto: "Deluso dall'occupazione| Non mi dimetto" - Live Sicilia

Saguto: “Deluso dall’occupazione| Non mi dimetto”

Il preside del Cannizzaro, Leonardo Saguto, smentisce le voci riguardo le sue dimissioni e si dice pronto a sostenere proteste alternative. Gli studenti: “Vogliamo la ratifica del consiglio”. Stasera ci sarà un sit-in via Principe di Belmonte.

Il preside del cannizzaro
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PALERMO – Smentisce le voci riguardo le sue dimissioni il preside del liceo scientifico Cannizzaro, il prof Leonardo Saguto: “È vero che sono amareggiato dalla decisione dei ragazzi di occupare, ma non ho intenzione di dimettermi. Hanno dimostrato intransigenza, nonostante i miei tentativi di venire a patti con i docenti, per autorizzare lo svolgimento durante le giornate scolastiche, di ore di riflessione sulle tematiche di attualità che concernono la protesta dei ragazzi” – spiega il preside – “avevo pensato anche a degli spazi pomeridiani, al blocco delle verifiche per consentire al corpo studentesco di partecipare. Una soluzione che avrebbe trovato il consenso di docenti e genitori e al tempo stesso non danneggiasse gli studenti che hanno già fatto assenza, visto che, secondo le nuove norme, bisogna avere almeno il 75% di presenze per non essere bocciati”. Saguto conferma la “massima disponibilità a trovare spazi e modi per iniziative che possano aiutare i ragazzi a maturare nelle loro posizioni. Non possono andare avanti per slogan. ‘Siamo senza futuro’, dicono. Bisogna acquisire le competenze e la consapevolezza necessaria per costruirselo”. Secondo il preside, questa soluzione di “cogestione” avrebbe trovato l’appoggio degli insegnanti, mentre ha incontrato il netto rifiuto da parte degli studenti.
Ma durante l’assemblea tenutasi oggi pomeriggio a scuola, indetta dagli studenti per confrontarsi con i genitori e gli insegnanti sui modi della protesta, il rappresentante d’istituto Riccardo Bellavista espone un’alternativa all’occupazione, che, dice, sono disposti a mettere in pratica solo se messa nero su bianco dal preside e dal consiglio dei docenti. “Vogliamo delle assemblee di corso e delle manifestazioni settimanali. Una cadenza regolare che, però, non deve terminare prima delle vacanze di Natale, ma continuare nel tempo, finché non otterremo un riscontro. In questo senso, l’occupazione è stata uno strumento. Abbiamo la disponibilità di un gruppo di docenti, ma vorremmo che la decisione venisse ratificata dal consiglio. L’errore delle occupazioni di due anni fa è stato tornare fra i banchi, una volta riaperte le scuole”.
Tra gli iscritti al Cannizzaro, in molti non sono d’accordo con l’occupazione e ovviamente anche tra i genitori le opinioni sono discordanti. C’è chi lamenta la non democraticità dell’azione (“mia figlia non sa neanche perché la scuola è stata occupata”, dice una mamma) e chi addirittura minaccia di chiamare la polizia, per sgomberare la scuola e riattivare le lezioni. Ma ci sono anche molti che concordano con i motivi della protesta: “è vero che l’occupazione non serve a niente e li danneggia, ma nel merito i ragazzi hanno ragione”.
Nel frattempo si susseguono i richiami a manifestazioni al di fuori degli edifici scolastici. Stasera, a partire dalle 21 è previsto un sit-in via Principe di Belmonte. Non si sa bene da chi sia partita l’iniziativa, i gruppi su Facebook l’hanno attribuita agli studenti del Cannizzaro, ma, secondo anche alcuni iscritti al liceo scientifico, la proposta sarebbe partita da un gruppo di docenti del Meli.


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