Varata, anche per il prossimo anno, i 22.500 precari della pubblica amministrazione siciliana: è stato approvato ieri sera, in commissione di Bilancio del Senato, un emendamento che consente la proroga di tutti i contratti a tempo determinato. Ma la proroga non placa la polemica, perché ci si aspettava qualcosa di più. E poi, nelle pieghe del provvedimento, ci sarebbe “la trappola”. L’emendamento in questione prevederebbe la proroga dei contratti per i Comuni che non sforano il 40 per cento delle spese correnti, limitando il campo di azione. Lino Leanza, assessore al lavoro, attacca dalle colonne di “Repubblica”: “Questo emendamento è soltanto una promessa vuota”.
Le scintille
Insomma, è l’ennesima puntata di un durissimo braccio di ferro tra la Sicilia e Roma. Le bordate sono state sparate fino in serata. Lombardo continua a giocare all’attacco e sembra davvero arrabbiato: “Sui precari – dice il presidente sul suo blog – qualcuno gioca col fuoco e con la vita della gente. Mi auguro che non ci sia qualcuno tanto incosciente in questo governo che voglia scaricarci responsabilità in maniera strumentale. Non violiamo il patto di stabilità. La Regione non chiede un euro. Ci vuole un atto di buon senso, un atto dovuto. E’ vergognoso che qualcuno utilizzi questo argomento per fini non politici ma di piccola e lurida parte”.
La replica di Nania
Le esternazioni di Lombardo hanno provocato, nella serata di ieri, la replica stizzita di Nania. “Lombardo manipola deliberatamente la realtà. Per iniziare, vorrei ricordare al governatore siciliano che è proprio a causa sua se 22.500 precari hanno rischiato di andare a casa, in quanto, nella manovra regionale d’assestamento del dicembre 2009 all’art.17, la sua giunta faceva cassare il comma 4 dell’articolo 8 della legge regionale 14 maggio 2009, n.6, ovvero, faceva abrogare la famosa legge che consentiva la deroga al patto di stabilità regionale a favore dei lavoratori precari”. Questa appunto la risposta del vicepresidente del Senato, Domenico Nania, che ha aggiunto: “Poi, vorrei smentire il presidente Lombardo quando, con le sue dichiarazioni, lascia intendere che ‘nella Commissione Bilancio del Senato sarebbe scomparso l’emendamento che consente la continuitù lavorativa ai 22.500 lavoratori precari degli enti siciliani. La verità è un’altra. L’emendato è semplicemente stato ritirato in commissione poiché il governo grazie alle pressioni dei senatori siciliani, l’ha fatto proprio e l’ha fatto riproporre in commissione dal relatore, il senatore Azzollini, dove è stato votato ed è già stato approvato. Aggiungo per rassicurare i precari che stiamo esplorando la possibilità di trovare una soluzione definitiva alla loro stabilizzazione”.