Salvini, la Liberazione, la mafia | "Ho scelto Corleone, vince lo Stato" - Live Sicilia

Salvini, la Liberazione, la mafia | “Ho scelto Corleone, vince lo Stato”

Scoperta la targa del nuovo commissariato. L'ironia di Di Maio sull'alleato leghista: "La mafia la elimini se tu dai l'esempio". FOTO

IL TOUR IN SICILIA
di
4 min di lettura

Prosegue anche a distanza lo scontro tra i due big del governo gialloverde, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Puoi anche andare a Corleone a dire che vuoi liberare il Paese dalla mafia, ma per farlo devi evitare che la politica abbia anche solo un’ombra legata a inchieste su corruzione e mafia”. Sono le parole del ministro del Lavoro grillino, che allude alla scelta del ministro dell’interno Matteo Salvini di essere oggi, Giornata della Liberazione, a Corleone.

Il riferimento, nemmeno troppo velato è all’ultimo caso che ha scosso l’alleanza di governo: il coinvolgimento del sottosegretario Armando Siri in un’inchiesta siciliana sulle concessioni per l’eolico: la fazione M5s del governo ne ha chiesto la rimozione, la Lega ha fatto quadrato. “Mi ha detto che è tranquillo e mi basta. Intanto, resta al suo posto”, ha assicurato Salvini, incontrando i giornalisti. Ma Di Maio, da Roma, dove ha partecipato alla cerimonia per il 25 Aprile nella sinagoga romana di via Balbo, ha aggiunto: “Siri si difenderà, sono sicuro che risulterà innocente ma intanto lavoriamo alla questione morale, alla sanzione politica. Altrimenti che senso ha dire che si festeggia a Corleone, dicendo che si vuole eliminare la mafia. La mafia la elimini se tu dai l’esempio”.

Salvini, intanto, ha dato il via al suo tour in Sicilia proprio dal paese che fu di Totò Riina. Qui ha scoperto la targa del nuovo commissariato di Corleone. “Mi piacerebbe – ha detto – che il 25 aprile fosse la giornata dell’unione e della pacificazione nel nome dell’Italia che verrà, poi ognuno si tiene le proprie idee, distanze e obiettivi. Ho scelto Corleone per dire ai giovani che vince lo Stato. Le mafie possono riorganizzare il loro business, dal controllo delle nuove energie al gioco di azzardo, ma noi siamo più forti, noi li andiamo a scovare casale per casale, appartamento per appartamento – ha concluso – Questo governo e questo ministro sappiano che andranno fino in fondo”. Il ministro dell’Interno è stato accolto nel piazzale dal capo della polizia Franco Gabrielli, dal prefetto di Palermo Antonella De Miro e dal questore di Palermo Renato Cortese. Monsignor Michele Pennisi ha celebrato la benedizione del commissariato. A Corleone c’era anche il presidente della Regione Nello Musumeci.

“Viva le nostre Forze dell’Ordine, presidio di legalità nella lotta quotidiana per la liberazione da mafia, camorra e ‘ndrangheta, in tutta Italia. #lamafiamifaschifo”, ha twittato Salvini, che proprio qualche giorno fa aveva parlato della sua intenzione di celebrare il giorno della Liberazione come liberazione dalla mafia, mentre l’associazione dei partigiani (Anpi) gli ricordava di dover celebrare anche la liberazione dal fascismo.

“Fascismo, Di Maio? Mi sono impegnato a non rispondere sulle polemiche, sono in modalità zen. La polemica politica la lascio agli altri”, ha scherzato il ministro dell’Interno, sottraendosi ad alcune domande dei giornalisti. Poi ha aggiunto: “Voglio liberare l’Italia da tutti gli estremismi di destra, di sinistra, islamici: da tutti. Gli estremismi non vanno mai bene. Voglio tranquillizzare non torneranno né comunismo, né fascismo, né nazismo”. E a un cronista tedesco che gli ha chiesto se ritiene l’Olocausto il più grande crimine: “Ma che domanda è… certo che sì”.

> Guarda le foto di Salvini a Corleone

“La lotta alla mafia è nel Dna dei poliziotti di Corleone e di Palermo, che hanno raccolto il testamento spirituale di colleghi che hanno sofferto e lotta, perché gli uomini passano e restano le idee”, ha detto il questore di Palermo, Renato Cortese, citando il giudice Giovanni Falcone nella nuova sede del commissariato. “A Corleone – ha detto il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi – per tanti lunghissimi anni la mafia ha spadroneggiato arrivando ad allungare i tentacoli in tutto il territorio nazionale e oltre, ma Corleone non si è mai arresa arrestando Riina, Bagarella e Provenzano, catturato dalla squadra di Renato Cortese”. “Corleone non torna più indietro – ha aggiunto il sindaco – ma la nuova generazione è già libera da condizionamenti mafiosi e marcia verso la libertà”. Rivolgendosi a Salvini ha affermato: “C’è grande soddisfazione tra la gente di Corleone per la sua presenza qui; Corleone si aspetta dallo Stato segnali importanti per la crescita e lo sviluppo che passano prima di tutto dal raccordo di questa area con la città”.

Dopo avere lasciato gli uffici del nuovo commissariato di polizia a Corleone, il vice premier Matteo Salvini si è concesso ai selfie della folla che si è radunata per salutarlo. Il tour in Sicilia del leader della Lega Matteo Salvini per le elezioni comunali di domenica prossima proseguirà a Monreale, dove alle 16.15 a piazza Guglielmo II presenterà il candidato sindaco Giuseppe Romanotto. Alle 18 a Bagheria a piazza Matrice, per il candidato sindaco Gino Di Stefano. Infine, alle 21 a Caltanissetta, insieme al sottosegretario Stefano Candiani, Salvini presenterà il candidato sindaco Oscar Aiello e i candidati della lista della Lega. Domani, invece, sarà a Motta Sant’Anastasia, a Gela e a Mazara del Vallo.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI