Salvini: "Non fare il ponte sarebbe un grave danno economico"

Salvini: “Non fare il Ponte sarebbe un grave danno economico”

"È l'anello di congiunzione tra i 30 miliardi di euro di cantieri aperti in Sicilia e altri 30 in Calabria"
LE INFRASTUTTURE
di
1 min di lettura

ROMA – “L’ossessione dei giornalisti è quando parte il Ponte, per me l’importante è che parta e non farlo sarebbe un danno economico, sociale ed ambientale senza senso”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al convegno sulla ‘Giornata Nazionale della Prevenzione e Mitigazione del Rischio Idrogeologico’.

“Il ponte 15 anni fa non avrebbe risolto i problemi della Sicilia, oggi è l’anello di congiunzione che unisce i 30 miliardi di euro di cantieri aperti in Sicilia e gli altri 30 in Calabria”, ha spiegato Salvini, sottolineando che “solo in Italia c’è un dibattito politico sulle opere pubbliche”.

Musumeci: “Il Ponte non è un capriccio, ma è necessario”

“Il Ponte è uno degli obiettivi prioritari del governo Meloni, in forza del quale abbiamo chiesto e ottenuto il consenso degli italiani, una coalizione seria mantiene gli impegni e quindi realizzare il Ponte è un obiettivo”. Ha detto il ministro per la protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, intervenendo al convengo al quale era presente anche Salvini.

“Come realizzarlo e quando, dipende da chi è preposto a questo compito, quindi il mondo della scienza, della tecnica e delle professioni”, ha aggiunto il ministro. “In un Mediterraneo che cambia, dove il mare torna ad essere protagonista delle agende politiche dei governi, il Ponte non è un capriccio ma diventa una infrastruttura necessaria per dare una ulteriore valenza alla proiezione del Mezzogiorno d’Italia nei confronti del bacino euro-afro-asiatico”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI