San Cristoforo circondato dalla polizia: “Non esistono zone franche”

San Cristoforo circondato dalla Polizia: “Non esistono zone franche”

Il servizio straordinario ordinato dal questore

CATANIA – Nessuno pensi di considerare San Cristoforo, o qualunque zone di Catania, una “zona franca in cui poter imporre regole diverse da quelle dell’ordinato vivere civile”. Impossibile immaginare questa zona come libera da regole e dalle leggi “che regolano la convivenza nelle nostre  comunità”. Lo ha dichiarato il questore di Catania Giuseppe Bellassai.

Il capo della polizia catanese ha illustrato così il servizio che ha portato in strada oltre 50 poliziotti per un importante controllo straordinario del territorio. Nelle ore scorse la polizia ha presidiato il quartiere di San Cristoforo. L’area è stata interamente cinturata dagli agenti della Questura di Catania.

Oltre 50 agenti

C’erano gli uomini della Squadra Mobile e delle Volanti, del Reparto Prevenzioni Crimine, supportati dalle Squadre del Reparto Mobile e dei Cinofili e con l’ausilio della Polizia Locale e dei Vigili del fuoco. L’azione è stata intensificata anche a seguito dell’episodio di violenza nei confronti degli agenti delle Volanti intervenuti, nei giorni scorsi, in via Stella Polare.

Dopo una segnalazione di alcuni residenti della zona – per disturbo della quiete pubblica con schiamazzi e rumori molesti, messi in atto da una decina di persone – gli agenti sono stati aggrediti  mentre cercavano di identificare una delle persone presenti. Poi tutto, grazie all’arrivo dei rinforzi, si è calmato.

Le perlustrazioni

L’attività di polizia sviluppata nelle ultime ore ha consentito di controllare palmo a palmo l’intero quartiere. È una realtà costantemente monitorata attraverso diversi e mirati interventi volti a contrastare condotte pericolose per l’ordine pubblico ed ogni altra forma di illegalità. Sono state controllate più di 90 persone e 45 veicoli.

Sono state accertate 20 infrazioni e 10 mezzi sono stati sequestrati. Un 52enne è stato denunciato perché stava guidando un motorino senza casco nonostante fosse un sorvegliato speciale. Poi sono state svolte perlustrazioni antidroga. E con i tecnici dell’Enel verifiche per accertare eventuali allacci abusivi.

Il centro scommesse chiuso

La polizia infine ha chiuso un centro scommesse per 15 giorni su decisione del questore, perché “abituale ritrovo di persone ritenute pericolose”. È avvenuto proprio nella zona dove vi è stata l’aggressione agli operatori di polizia. Sono in corso attività di indagine volte all’ identificazione dei soggetti ritenuti responsabili dell’aggressione ai poliziotti.

 “L’impegno della Polizia di Stato è stato, è e sarà sempre costante in ogni quartiere, attraverso mirati servizi straordinari di controllo del territorio – spiega il Questore di Catania, Giuseppe Bellassai -, abbiamo voluto imprimere importanti azioni volte al ripristino della legalità sotto ogni aspetto”.

“L’azione della Questura e delle altre Forze dell’ordine – conclude – continuerà incessante, con l’obiettivo di garantire a tutti le normali condizioni di ordine e sicurezza pubblica”.


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