Sancataldese ko nell’anticipo | L’Igea Virtus vuole l’allungo - Live Sicilia

Sancataldese ko nell’anticipo | L’Igea Virtus vuole l’allungo

Poker della Frattese ai danni dei nisseni nell’anticipo della ventunesima giornata.

calcio - serie d
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PALERMO – Si è già aperta la 21ª giornata del girone I di Serie D, con la netta sconfitta della Sancataldese nell’anticipo di Frattamaggiore. Intanto per tutte le altre formazioni siciliane oggi è stata la giornata delle rifiniture: l’Igea Virtus, che si appresta a scendere in campo 3 volte in 8 giorni, si prepara a sfidare il Sersale, mentre la Sicula Leonzio sarà ospite del Gragnano. Sfida insidiosa, infine, per il Gela che farà visita al Gladiator, squadra molto insidiosa tra le mura amiche ed in cerca di punti salvezza.

Sancataldese ko: la Frattese serve il poker – Pesante sconfitta esterna per la Sancataldese che a Frattamaggiore apre con un secco 0-4 la 21ª giornata di campionato. La formazione di mister Marcenò va sotto nel punteggio già dopo soli 6 minuti con Longo che porta in vantaggio la Frattese, ma i padroni di casa trovano anche la rete del raddoppio con Varchetta al 32’ e vanno al riposo con il risultato già in cassaforte. Nella ripresa il copione non cambia: i campani attaccano e la Sancataldese stenta a reagire e così i nerostellati dilagano andando a segno dapprima con Da Dalt al 66’ e poi con Giacobbe che firma il poker finale al 70’. Una giornata da dimenticare per i verdeamaranto che adesso sperano in un passo falso del Gladiator contro il Gela per non essere superati in classifica.

L’Igea Virtus-Sersale: un testa coda da non far girare la testa – I giallorossi sono ancora in testa alla classifica con un vantaggio di un punto su Rende, Cavese e Sicula Leonzio, anche se deve ancora recuperare (mercoledì) una partita con il Gladiator. Per questo motivo la formazione di mister Raffaele non vuole assolutamente cali di tensione e, soprattutto, evitare sorprese nella sfida che vedrà i suoi uomini affrontare il Sersale, fanalino di coda del girone I. Una sfida sulla carta impari, ma ciò che teme l’allenatore igeano, oltre la lunga lista di infortunati, è il campo dei calabresi, completamente privo di manto erboso: pertanto l’Igea Virtus in settimana ha affrontato in amichevole la formazione locale di Merì (Promozione) su un campo in terra battuta per abituare i giocatori alle condizioni infauste dell’impianto.

Gragnano banco di prova per la Sicula Leonzio – La Leonzio ha operato una gran rimonta in classifica con Francesco Cozza in panchina, risalendo fino alla seconda piazza, ma la trasferta di Gragnano di domani rappresenta un vero e proprio banco di prova per i bianconeri. I gialloblu, nonostante le dure sanzioni disciplinari comminate dal giudice sportivo dopo gli episodi accaduti durante il match con l’Aversa, non hanno più perso conquistando 2 pareggi e 2 vittorie, ma la formazione di Lentini sembra avere un altro passo e delle soluzioni in più che potrebbero rivelarsi decisiva ai fini del punteggio. Con una vittoria la Leonzio potrebbe anche diventare la seconda forza del campionato in solitaria approfittando dello scontro diretto tra Cavese e Rende.

Il Gela torna in campo dopo 3 settimane: c’è il Gladiator – Trasferta insidiosa per il Gela del tecnico Infantino, che domani sarà ospite del Gladiator al “Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere. I delfini, che attualmente occupano la 5ª posizione (3ª per punteggio), infatti affronteranno una squadra reduce da un pareggio e due vittorie e vorrà certamente proseguire la striscia positiva per conquistare preziosi punti in chiave salvezza. Ma il problema dei biancoazzurri, che fin qui si sono resi protagonisti di un campionato esaltante, è sostanzialmente legato alla condizione fisica: i nisseni, infatti, non giocano una gara ufficiale dallo scorso 8 gennaio quando vinsero per 3-0 contro il Pomigliano: da lì in poi il rinvio per maltempo della partita col Sersale e la vittoria a tavolino con il Due Torri ormai squalificato. Sarà dunque importante capire come i giocatori di Infantino approcceranno la gara dopo ben 20 giorni lontano dai campi.


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