Sangue e mafia, ergastolo al figlio di Nitto Santapaola - Live Sicilia

Sangue e mafia, ergastolo al figlio di Nitto Santapaola

Il processo Thor si chiude con 26 condanne. Omicidi che vanno dagli anni '80 al 2007.

CATANIA – Vincenzo Santapaola, figlio del padrino Nitto, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del cugino Angelo Santapaola, ingoiato dalla lupara bianca nel 2007. È arrivata poco fa la sentenza – storica – del processo Thor, stralcio abbreviato, che ha ripercorso trent’anni di omicidi di mafia. Vendette, regolamenti di conti, innocenti torturati e bruciati. Il volto turpe della mafia che non si ferma nemmeno davanti ai legami familiari. Dalla fine degli anni 80, passando per i sanguinari anni ’90, fino al duplice omicidio (eccellente) di Angelo Santapaola e del suo guardaspalle Nicola Sedici, i cui resti sono stati trovati nelle campagne nel calatino.  Il primogenito del capomafia è stato però assolto per il delitto di Nicola Sedici.

Non è servita la missiva di Santapaola jr arrivata nel corso della requisitoria di Rocco Liguori ad evitare l’ergastolo. A incastrare Santapaola è stato Francesco Squillaci ‘detto Martiddina, che dal 2018 ha cominciato a collaborare con la magistratura dopo anni e anni di carcere. L’ex uomo d’onore di Cosa nostra ha raccontato di aver ricevuto dietro le sbarre la confessione del figlio di Nitto. Sarebbe stato dunque lui il mandante dell’eliminazione del cane sciolto. Per questo duplice omicidio è arrivato l’ergastolo per Natale Filloramo, nipote del capomafia Santapaola e quindi cugino di Enzo. Il killer, ergastolano, Orazio Magrì è stato condannato dal gup a 13 anni 9 mesi e 10 giorni: gli sono state riconosciute le attenuanti generiche viste le ammissioni. 

Questo è un processo, che ha visto – come ha detto lo stesso pm nella requisitoria – tre categorie di imputati:  i collaboratori di giustizia (Maurizio Avola, Santo La Causa, Giuseppe Raffa, Ferdinando Maccarrone, Umberto Di Fazio e Natale Di Raimondo), quelli che hanno ammesso e confessato, e poi quelli che hanno scelto il silenzio. E tra questi c’è Aldo Ercolano, figlio di Pippo e killer di Pippo Fava, che è stato condannato all’ergastolo per gli omicidi che gli sono contestati. In totale sono dieci gli ergastoli comminati dalla gup, per il resto le pene vanno dai 30 anni ai 19 anni. E poi dagli 8 ai 3 per i pentiti, tra cui il tanto discusso killer dagli occhi di ghiaccio Maurizio Avola. 

La sentenza della gup. Maurizio Avola (collaboratore) 3 anni, Santo Battaglia ergastolo e due anni e nove mesi di isolamento diurno, Filippo Branciforte ergastolo, Enrico Caruso trent’anni, Giovanni Cavallaro 30 anni, Giuseppe Cocuzza ergastolo con un anno e 3 mesi di isolamento diurno, Nunzio Cocuzza 19 anni, 10 mesi e 20 giorni, Benedetto Cocimano 30 anni, Umberto Di Fazio (collaboratore) 4 anni, Francesco Di Grazia ergastolo e isolamento diurno per due anni e quattro mesi, Natale Di Raimondo (collaboratore) 8 anni e 8 mesi, Aldo Ercolano ergastolo e 16 mesi di isolamento diurno, Natale Faccettò ergastolo, Natale Ivan Filloramo ergastolo, Santo La Causa (collaboratore) 6 anni e 8 mesi, Ferdinando Maccarrone (collaboratore) 6 anni, Francesco Maccarrone 17 anni, 1 mese e 10 giorni (riconosciute attenuanti), Marcello Magrì 30 anni, Orazio Magrì 13 anni 9 mesi e 10 giorni (riconosciute le attenuanti), Natale Cesare Patti 30 anni, Aurelio Quattroluni ergastolo con isolamento di 1 anno e 9 mesi, Giuseppe Raffa (collaboratore) 6 anni, Vincenzo Salvatore Santapaola ergastolo (omicidio di Angelo Santapaola, assolto per Nicola Sedici), Giuseppe Squillaci ergastolo, Nicolò Roberto Squillaci 30 anni, Nunzio Zuccaro 15 anni 1 mese e 10 giorni (riconosciute le attenuanti). 

Gli imputati sono stati condannati al risarcimento danni delle parti civili che si sono costituite. Determinate provvisionali da 50 mila euro. 

Si dichiara soddisfatta l’avvocato Maria Lucia D’Anna, che difende Zuccaro, Francesco Maccarrone, Marcello Magrì e Nunzio Cocuzza per il verdetto del gup. Nessun commento da parte dell’avvocato Salvo Pace che assiste molti degli imputati del processo. Stessa linea da parte dell’avvocato Ornella Valenti, che difende Aurelio Quattroluni condannato all’ergastolo. “Le sentenze non si commentano”, è la secca risposta dell’avvocato Giorgio Antoci, difensore di Santo Battaglia e Francesco Di Grazia (entrambi condannati all’ergastolo) contattato al telefono.

Le motivazioni della gup arriveranno tra 90 giorni.


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