PALERMO – I direttori generali della sanità siciliana – già in regime di proroga – resteranno ancora in sella. Il loro mandato scade il 31 ottobre ma ormai è praticamente impossibile che le nuove nomine vengano effettuate entro quella data. Per la verità, a Palazzo d’Orleans l’argomento non è affatto accantonato e anzi filtra la notizia che non si vuole fare ricorso a una nuova proroga e che si sta lavorando per raggiungere il risultato in extremis. Ma anche se la politica trovasse un’intesa in pochi giorni, e difficilmente potrà trovarla visto che l’argomento non è all’ordine del giorno, sarebbero estremamente ridotti i tempi tecnici per i passaggi istituzionali, tra cui il parere della Commissione Affari Istituzionali dell’Ars.
Verso la proroga dei commissari delle Aziende
In piazza Ziino, all’assessorato guidato da Giovanna Volo, sono già in cantiere i decreti di proroga anche se ancora non è chiaro per quanto sarà allungato il mandato dei commissari: se proroga sarà, dovrebbe durare almeno fino a fine anno ma c’è chi giura che resteranno in carica ancora per un bel po’. In linea teorica gli attuali commissari delle aziende sanitarie – che operano in regime di proroga con gli stessi poteri del dg ma senza obiettivi programmatici da raggiungere – potrebbero tirare avanti fino alla prossima primavera visto che il dibattito politico tra qualche settimana si concentrerà (impantanerà) su Bilancio e Finanziaria e che subito dopo saremo già in clima (acceso) di elezioni europee. Ovviamente resteranno in carica anche i direttori amministrativi e sanitari delle Asp e delle aziende ospedaliere.
Intesa lontana sulle nomine in sanità
Sorpresa? Neanche un po’, nulla è più duraturo, in politica, del “precariato”. Tra i partiti si è già litigato su quel doppio elenco di “idonei” e “maggiormente idonei” che ha suscitato polemiche e sarcasmo. Qualcuno ha provato anche ad abbozzare una possibile ripartizione delle poltrone ma sul “nome” e sul “peso” l’intesa non è mai nemmeno stata all’orizzonte. Sembra davvero complicato prevedere un’accelerazione. Al 31 ottobre – semmai – ci saranno da valutare un paio di posizioni legate anche a limiti di età.
La bozza che ridisegna la sanità in Sicilia
All’interno della maggioranza l’argomento relativo ai nuovi dg è stato finora sapientemente accantonato perché nessuno ha sentito il bisogno di acuire le divergenze che già ci sono: meglio rallentare e aspettare tempi migliori. Di sicuro avrà un rallentamento, se non addirittura uno stop, l’ipotesi di una riforma sanitaria che LiveSicilia ha anticipato domenica scorsa e che prevede l’aumento del numero delle aziende (e quindi anche dei dirigenti apicali) per far sì che dalle competenze delle Asp vengano scorporati i presidi ospedalieri, che sarebbe inglobati sotto le insegne di un’azienda ospedaliera capofila per ogni provincia.
Bozza, anzi “ipotesi di lavoro” come l’ha definita l’assessore Volo, che tutti hanno fatto finta di non conoscere ma che in realtà circolava da tempo, tanto che la bozza ha avuto numerose correzioni e – quando è stata svelata al pubblico – non era ancora arrivata sul tavolo del presidente Schifani.