Sanità, Covid e ripartenza: "Stiamo uscendo da una guerra" - Live Sicilia

Sanità, Covid e ripartenza: “Stiamo uscendo da una guerra”

Raffaele Lanteri, responsabile regionale Medici dell'Ugl Salute, non nasconde la testa sotto la sabbia: "Prepariamoci all'onda d'urto"

CATANIA – L’emergenza Covid non è finita. Che sia chiaro. Però anche nella sanità si respira quella voglia di ripartenza. Ma dopo 13 mesi di stop delle prestazioni e degli interventi “differibili” e “non urgenti” rientrare a regime non sarà certamente facile. E purtroppo a pagarne di più le conseguenze sono le prime linee dell’emergenza: i pronto soccorso sono sempre più affollati e presi d’assalto. 

Raffaele Lanteri, responsabile regionale Medici Ugl Salute

Reduci di guerra

“Stiamo uscendo da una guerra, quindi dobbiamo essere pronti ad affrontare i prossimi mesi come se fosse un periodo post bellico. Prepariamoci all’onda d’urto”, dice senza filtri Raffaele Lanteri, responsabile regionale Medici dell’Ugl Salute. “La battaglia contro il covid è stata dura e piena di vittime. Abbiamo dovuto concentrare forze e risorse per poterla affrontare, ora con il vaccino possiamo finalmente pensare a  rimettere in modo la parte di macchina che siamo stati costretti a spegnere”, commenta il medico sindacalista. 

“Aprire il pronto soccorso del San Marco”

Lanteri alle critiche preferisce essere proattivo. E quindi sul tavolo ha già una serie di proposte. “Per poter alleggerire il peso di quello che vive la nostra medicina dell’emergenza io dico apriamo prima possibile il Pronto Soccorso del San Marco. Una cosa è dividere l’utenza in tre presidi, diverso sarebbe dividerli per quattro. E poi non dimentichiamo che la parte sud della città conta una popolazione di circa 80 mila abitanti”. A LiveSicilia il manager del Policlinico Gaetano Sirna ha detto chiaramente che il pronto soccorso del San Marco è tra le prime cose che saranno fatte non appena il Covid darà un po’ di tregua. “Noi continueremo a chiederne l’apertura come un mantra, fino a quando non sarà realtà”, ribadisce il responsabile Ugl. 

“Allargare le prestazioni ambulatoriali”

Intanto però per alleggerire i Pronto Soccorso è fondamentare “allargare le prestazioni ambulatoriali”. Intanto da qualche settimana al Policlinico, in linea con una circolare assessoriale, è stata avviata la programmazione per il recupero delle prestazioni rinviate lo scorso anno per il Covid. Ma non è finita, perché dallo scorso 9 giugno sono anche riprese le prenotazioni per le prestazioni ambulatoriali non urgenti. 

La rete della cronicità

Purtroppo dopo mesi e mesi di “non controlli” e “screening” rinviati – da una parte per lo stand by e dall’altra per la paura di contagio- molti malati acuti purtroppo sono diventati cronici. “La rete della cronicità per amore di verità – dice Lanteri – era stata pensata e doveva essere attivata. Ma poi è arrivato il Covid ed ha bloccato anche questo. Adesso bisogna rimettere mano a quel progetto. Lo ribadisco, quella che abbiamo affrontata è stata una guerra. Allunghiamo le prestazioni, se è necessario apriamo gli ambulatori anche di pomeriggio per poter recuperare il tempo perduto”, afferma. E aggiunge: “Se fosse per me io li aprirei anche di notte”. 


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