Sanità, accordo istituzioni, pubblico e privato: esulta Aiop in Sicilia

Sanità, nuovo decreto della Regione: esulta Aiop in Sicilia

La soddisfazione dei presidenti di Palermo, Trapani e Messina
L'ACCORDO
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PALERMO – La soddisfazione dell’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) di Palermo, Trapani e Messina per il nuovo decreto formalizzato dall’assessorato alla salute della Regione Siciliana. Luigi Triolo, Riccardo Morana e Gianluca Tigano, rispettivamente presidenti provinciali delle citate Aiop, si sono detti contenti per l’intesa raggiunta.

“Pazienti non saranno più lasciati soli”

“Il decreto formalizzato dall’assessorato alla salute della Regione Siciliana, che ha valorizzato la virtuosa sinergia tra le strutture di diritto pubblico e di diritto privato del SSR, permetterà di rimediare alla carenza di medici nei reparti di ortopedia. Grazie all’accordo raggiunto tra istituzioni e strutture sanitarie, i pazienti che riportano traumi a carico dell’apparato osteoarticolare non saranno lasciati soli”.

“Le strutture sanitarie accreditate delle province di Palermo, Trapani, Agrigento e Messina – spiegano i presidenti provinciali – accoglieranno, nei propri reparti di ortopedia, i pazienti che non riescono ad essere curati nelle strutture pubbliche, accettando una decurtazione DRG del 10% rispetto alla tariffa nazionale: somme che saranno reperite all’interno dei capitoli di spesa già determinati per l’anno in corso”.

“Nessuna spesa in più per la Regione”

“Nessun aumento di spesa a carico della Regione – aggiungono – ma anzi la più ampia disponibilità a svolgere il nostro ruolo di componente del servizio sanitario e tutelare il diritto alla salute delle siciliane e dei siciliani. È l’esempio lampante della mancanza di volontà di indebolire il servizio sanitario pubblico a favore del privato: siamo consapevoli, come questo caso dimostra, che molte criticità del sistema sanitario accomunino, invece, le due componenti. Facciamo i conti con un sistema che, per anni, è stato un piano di rientro e rispetto al quale è stata fatta una errata programmazione di personale, che si aggraverà con i prossimi pensionamenti. Non solo carenza di personale, però: aumentano i contenziosi e gli episodi di violenza nei confronti del personale”.

“Sono tutti temi complessi, questi, che devono trovare soluzioni concrete e celeri. Per questo auspichiamo che, sulla base delle ultime politiche assunte, si effettui, tanto a livello locale quanto a livello nazionale, una programmazione lungimirante del personale e della rete ospedaliera per poter rispondere con efficacia, efficienza e puntualità alla domanda di salute della popolazione”, concludono.


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