Sanità, oggi le nomine dei manager | Ma scoppia la battaglia politica - Live Sicilia

Sanità, oggi le nomine dei manager | Ma scoppia la battaglia politica

Pd diviso a Ragusa, caos ad Agrigento. Cimino e Vinciullo: no a rotazioni. L’ombra delle elezioni.

PALERMO – Il governo regionale deciderà oggi. Nonostante, ufficialmente, all’Ordine del giorno quel punto non sia previsto. Ma dalle 14, l’esecutivo discuterà sul rinnovo degli incarichi dei manager della Sanità siciliana che dovranno gestire la fase relativa ai concorsi, a pochi mesi dalle elezioni regionali, nel nuovo ruolo di commissari. E l’approdo in giunta delle carte relative alle nomine, ha già scatenato le reazioni della politica.

Come raccontato già stamattina su Livesicilia, sono state tante le prese di posizione di esponenti politici sugli incarichi al vertice di Asp e ospedali. Una vera e propria guerra, dall’Agrigentino dove la segreteria provinciale del Pd ha puntato il dito contro il manager Lucio Ficarra, passando per Ragusa dove il presidente della commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo ha fortemente criticato la gestione di Maurizio Aricò, per giungere a Catania dove il capogruppo dei Centristi Marco Forzese ha sollevato dubbi sul raggiungimento degli obiettivi da parte di direttori generali degli ospedali etnei.

Pd diviso a Ragusa

Ma non è finita qua. E alle prese di posizione sono seguite ovviamente repliche e altre dichiarazioni. A partire proprio da Ragusa. Dove, dopo le parole assai critiche del deputato Pd ragusano Pippo Digiacomo, è intervenuto un altro parlamentare Dem del territorio, cioè Nello Dipasquale, che ha invece preso le difese di Aricò che il governo sembra orientato comunque a confermare, inviando anche una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’assessore Baldo Gucciardi: “Per il manager dell’Asp di Ragusa, Maurizio Aricò, la conferma rappresenta il giusto riconoscimento – ha scritto Dipasquale – a chi si è impegnato a spendere le risorse che sono state assegnata all’Asp iblea per aprire il nuovo ospedale Giovanni Paolo II che fra pochi giorni sarà messo a disposizione del territorio. La nomina – prosegue il deputato ragusano – è il giusto premio ad un manager, al di là delle polemiche comprensibili, ma dal mio punto di vista sbagliate, che dai risultati sulle pagelle dei direttori generali risulta il primo nella classifica siciliana”.

Il “caso” di Agrigento

Ma è guerra anche ad Agrigento. Il manager Lucio Ficarra, ad esempio, attaccato dal Pd agrigentino, ha affidato la sua risposta, come riporta il quotidiano agrigentino “Grandangolo”, a una citazione del Don Chishiotte di Cervantes: “Replica al canto del cigno di qualche (deluso) vetero politico locale: Sancho Panza – ha scritto Ficarra – disse al suo padrone: signore, i cani sono scesi in strada e abbaiano contro di noi! Don Chisciotte gli rispose: no te preocupe! Lasciali latrare; vuol dire che stiamo camminando!”.

Una reazione che avrebbe, in particolare, come obiettivo il deputato regionale del Pd Giovanni Panepinto. Che non a caso ha deciso di rispondere a sua volta al manager: “Le forti perplessità del Partito democratico di Agrigento sulla possibilità che Salvatore Lucio Ficarra, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, venga nominato commissario straordinario e pertanto continui a dirigere l’Asp agrigentina, – ha detto Panepinto – sono più che fondate: basta vedere ciò che è accaduto in questi anni, le accese conflittualità che hanno visto al centro l’ospedale di Sciacca o il progressivo calo di servizi che si è registrato nell’ospedale di Licata, struttura che anche dal punto di vista della gestione finanziaria oggi sta certamente peggio di qualche anno fa. Sono abituato a dire quello che penso senza nascondermi dietro messaggi ambigui né tantomeno dientro citazioni di Cervantes – aggiunge il parlamentare – credo che la conferma di Ficarra sarebbe un passo sbagliato, innanzitutto dal punto di vista amministrativo e gestionale per quel che riguarda l’offerta e la qualità dei servizi sanitari. E fa bene il Partito Democratico di Agrigento a prendere apertamente le distanze da un modello di gestione dell’azienda sanitaria che nulla ha a che vedere con i principi e i valori del PD, gli stessi valori – conclude Panepinto – che sono punto di riferimento per i nostri dirigenti e per i nostri uomini di governo, ad iniziare dall’assessore Gucciardi che conosce il territorio Agrigentino e la necessità di un reale rilancio delle strutture sanitarie”.

“No alle rotazioni”

Sulla possibilità di sostituire il manager Ficarra, però, ecco intervenire un altro deputato agrigentino. “La Sanità siciliana – ha detto il portavoce di Sicilia Futura, Michele Cimino – non può subire stop a causa di cambi inopportuni al vertice delle Aziende sanitare. Quando questi, peraltro, interessano solo le Aziende di Agrigento e Ragusa, allora sembra evidente che si tratti solo di favori fatti a qualche partito politico per logiche elettorali. Il presidente Crocetta e l’assessore Gucciardi – prosegue – non si facciano tirare per la giacca e assicurino la continuità amministrativa alla Sanità pubblica regionale in un momento in cui davanti ci sono sfide importanti”. Della stessa opinione il deputato siracusano e presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo: “Non si comprendono – dice – le ragioni di un cambio ai vertici delle aziende sanitarie attraverso la rotazione dei manager e la nomina degli stessi a commissari straordinari. Mi pare di individuare una manovra elettorale che deve essere evitata ad ogni costo. Il Cga sulla vicenda si è espresso chiaramente e di conseguenza auspico che il presidente della regione Crocetta e l’assessore Gucciardi non cedano davanti a desideri elettorali”. La battaglia dei manager inizierà intorno alle 14, quando è previsto l’inizio della riunione di giunta che dovrà scegliere a quali manager affidare la delicata fase che porterà ai concorsi e alle assunzioni nella Sanità, poco prima delle elezioni regionali.


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