Sanità, rovesciare il tavolo? Ora aspettiamo la prova dei fatti - Live Sicilia

Sanità, rovesciare il tavolo? Ora aspettiamo la prova dei fatti

Commenti

    Non ci saranno risposte e nessuno perderà l’incarico per marcata e grave incapacità. Il sistema non potrà mai funzionare soprattutto quando la pessima politica ci mette mano. Continueranno ad esserci le lunghe liste di attesa ed altro come il pronto soccorso inefficiente e sanitari aggrediti. Si pensi a revocare il numero chiuso nella facoltà dj medicina e infermieristica altrimenti saremo costretti a fare assunzioni di stranieri fino al punto che sarà raro trovare un medico Italiano. Quelli che ci sono già molti vanno via al nord o all’estero perché lavorare in Italia per un medico è diventato complicato e poco sicuro e non economico. Si diano incentivi economici almeno per gli operatori sanitari del proto soccorso e favorire le specializzazioni con una retribuzione più adeguata. Alle nomine

    Solo quando la politica si trova con le spalle al muro esce dal l’inerzia e per dare un segnale ai cittadini inizia a fare qualcosa. L’emergenza in Italia e soprattutto in Sicilia è diventata una regola e non un’eccezione . Non si riesce a pianificare nulla. Lo constatiamo e lo paghiamo ogni giorno sulla nostra pelle in ogni ambito prioritario dalla sanità all’acqua dagli incendi al lavoro. La politica è inclassificabile. Merita zero tagliato. Un voto che tanti anni fa era in uso alle scuole elementari. Era il voto peggiore, più severo e più mortificante. I politici dovrebbero essere tutti bocciati e mandati a casa. Istiterei le votazioni a medio termine come fanno negli USA così si potrà mandare a casa chi ha operato male.

    Dobbiamo dire che i veri incompetenti nelle aziende sanitarie e ospedaliere sono il personale che gestiscono le risorse umane, ovviamente non tutti, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio..quindi non centrano i direttori generali e i direttori sanitari e amministrativi, perché come sappiamo hanno incarichi di un ciclo di anni e girano da un’azienda ospedaliera all’altra..quindi bisogna attenzionare l’operato di questi funzionari per capire se gestiscono il personale in servizio in modo corretto e giusto..a quanto si capisce no, in quanto troppo personale lavativo e unità di figure professionali non corrette impegnate a soddisfare le esigenze dei pazienti..questo basta per fare saltare in area pronto soccorso e reparti, creando disservizi e problematiche di gestione e conseguentemente ipotetiche aggressioni

    Quindi sono funzionari-dipendenti che lavoro sempre per la stessa azienda sanitaria e ospedaliera e quindi conoscono bene le dinamiche e l’ambiente dove operano..a questo punto bisogna capire se fanno favoritismi oppure se non capiscono non riescono a capire come impiegare le varie figure professionali a disposizione..non ci sono altre spiegazioni..si risolverebbero almeno il < 70% delle problematiche in efficienza sui pazienti

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Per i medici, ke nn si indaga sulla struttura, sul,direttore generale , sanitario, ecc…??? Dove sono i macchinari, dove è il personale? Medici in alto mare , mare , x le esigenze di un tale territorio ed ospedale, un macchinario fuori uso, e come lo trasferisci in altra sede? Tra un pestaggio e l’altro…. I giudici rinviano udienze di 6 mesi con massima facilità….i medici del p.s. se tardano 6 minuti sono condannati…..tra mille interventi !!! Sono sicuro che ora provvederanno….ahahahahah

L'ipocrisia è sempre dominante. È durante vita che occorra avere rispetto e sensibilità. Mentre si insulta ingiustamente senza motivo e senza renderci conto che siamo tutti esseri umani con una vita e una storia più o meno bella e più o meno dura. Non c'è sensibilità e buon senso. Si insulta spesso per invidia e senza nemmeno conoscere la persona che insultiamo. È uno sport che pratichiamo spesso soprattutto attraverso i social e diventiamo facilmente moralisti e giustizialisti. Sarebbe meglio in ogni occasione fare prima autocritica su noi stessi e stare in silenzio e agire con rispetto e comprensione verso chiunque.

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