PALERMO – Un nuovo incarico per Salvatore Iacolino al dipartimento Pianificazione strategica della Regione e Alberto Firenze nuovo direttore generale dell’Asp di Palermo. La partita delle nomine nella sanità Siciliana si sblocca.
Giunta in mattinata
La giunta regionale, convocata per questa mattina, dovrebbe cristallizzare i due nomi in una delibera. Per Iacolino si tratterebbe della terza volta alla guida del dipartimento Pianificazione strategica di piazza Ottavio Ziino, mentre Firenze si sposterebbe dal Policlinico di Palermo, dove ricopre il ruolo di direttore sanitario, agli uffici di via Giacomo Cusmano.
La partita per la Pianificazione strategica
Iacolino, vicino a Forza Italia, in primavera aveva ottenuto una proroga tecnica che lo aveva lasciato alla guida del dipartimento Pianificazione strategica. L’ex eurodeputato azzurro ha presentato domanda dopo l’interpello lanciato dalla Regione per verificare i papabili sia tra le file dei dirigenti regionali che tra i manager esterni. La scelta, quindi, sarebbe ricaduta ancora una volta su una figura che non fa parte del personale della Regione.

La gara tra dirigenti interni ed esterni
Allo stesso atto di interpello ha partecipato anche un’altra figura di spicco dei dirigenti generali della Regione, Mario La Rocca, che ha già guidato la Pianificazione strategica e che sarebbe più gradito a Fratelli d’Italia. La nomina è ambitissima anche sotto il profilo economico. Si tratta di un posto che, tra parte fissa e variabile, garantisce uno stipendio di circa 165mila euro lordi all’anno e che in passato, come per altri dipartimenti affidati ad esterni, ha catalizzato l’attenzione della Corte dei conti che ha finito per condannare le scelte delle Giunte passate in virtù della presenza di candidati idonei tra gli interni.

Nomine, Alberto Firenze all’Asp di Palermo
Firenze, invece, guida la direzione sanitaria del Policlinico Paolo Giaccone dall’estate del 2024. Professore associato di Medicina del lavoro, negli anni della pandemia è stato commissario per l’emergenza Covid a Messina e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo all’Azienda ospedaliera Papardo nella città dello Stretto.

